Giustizia

Milleproroghe, ok del Senato: le misure in materia di Giustizia

Proroghe per tirocinio magistrati, mobilità volontaria, albo dei cassazionisti ed esame d’avvocato

di Francesco Machina Grifeo

Il Senato ha rinnovato la fiducia al Governo con l’approvazione, con modificazioni, del “Milleproroghe”. Si tratta del Ddl di conversione in legge del decreto-legge 27 dicembre 2024, n. 202, recante disposizioni urgenti in materia di termini normativi (A.S. 1337), nel testo licenziato nella stessa giornata dalla 1° Commissione e illustrato in Aula dai senatori Della Porta, Pirovano e Occhiuto. Il provvedimento passa alla Camera. Non ci sono però margini di modifica considerato che la norma dovrà essere convertita in legge entro il 25 febbraio.

L’articolo 10 contiene una serie di misure in materia di giustizia: dal tirocinio dei magistrati alla mobilità volontaria; dall’albo dei cassazionisti all’esame di abilitazione alla professione di avvocato; dalle sedi insulari alle intereccettazioni.

Il comma 1, riduce la durata del tirocinio previsto per i magistrati ordinari da 18 a 12 mesi anche con riferimento a coloro che risultano idonei nei concorsi banditi fino al 31 dicembre 2024. Il comma 3, differisce ulteriormente fino al 1° gennaio 2026 l’applicazione della disciplina in materia di mobilità volontaria per il personale del Ministero della giustizia.

Viene poi prorogato di un ulteriore anno del regime transitorio per l’iscrizione nell’Albo speciale per il patrocinio avanti alle giurisdizioni superiori, consentendo così di ottenere il titolo di “Cassazionista” a coloro che matureranno il requisito dei dodici anni di iscrizione entro il 2 febbraio 2026. Plaude l’Aiga. “L’approvazione della proroga – afferma il presidente Foglieni – permetterà a tanti colleghi e colleghe di completare il proprio percorso professionale, frutto di sacrifici e passione”.

Viene poi prorogata l’operatività delle sezioni distaccate di tribunale di Ischia, Lipari e Portoferraio sino al 31 dicembre 2025. La sezione di Ischia ha giurisdizione sul territorio dei comuni di Barano d’Ischia, Casamicciola Terme, Forio, Ischia, Lacco Ameno, Serrara Fontana; la sezione di Lipari ha giurisdizione sul territorio dei comuni di Leni, Lipari, Malfa, Santa Marina Salina; la sezione di Portoferraio ha giurisdizione sul territorio dei comuni di Campo nell’Elba, Capoliveri, Marciana, Marciana Marina, Porto Azzurro, Portoferraio, Rio Marina, Rio nell’Elba. La proroga, spiega la nota illustrativa, “è necessaria in considerazione delle peculiarità dei territori in cui operano gli uffici giudiziari interessati e delle specifiche esigenze che li connotano”.

Proroga al 31 dicembre 2025 anche per il termine a partire dal quale dovranno essere utilizzate le cd. infrastrutture digitali interdistrettuali per compiere le operazioni di intercettazione nei procedimenti penali. Con la novella dunque si prevede che le intercettazioni mediante infrastrutture digitali interdistrettuali siano utilizzate nei procedimenti penali iscritti successivamente alla data del 31 dicembre 2025.

Rinviato al 31 dicembre 2025 anche il divieto di comando, distacco o assegnazione ad altre amministrazioni del personale non dirigenziale dell’amministrazione della giustizia, salvo che vi sia il nulla osta dell’amministrazione stessa.

Infine, novità anche per l’esame di Stato per l’abilitazione all’esercizio della professione di avvocato che anche nel 2025 continuerà con le modalità del 2023 e 2024; soppresso anche il punteggio minimo di 105 che diventa 90. Si mantiene dunque la modalità “speciale” di svolgimento dell’esame che prevede una prova scritta (atto giudiziario) e un orale trifasico.

“Si tratta di una conquista fondamentale per i giovani praticanti avvocati – afferma il presidente nazionale AIGA, Carlo Foglieni –. La stabilità delle modalità d’esame garantirà continuità, certezza e uniformità di trattamento tra i candidati delle diverse sessioni. Questo rappresenta un passo concreto verso la riforma dell’esame di abilitazione attualmente in discussione alla costituente dell’avvocatura istituita presso il Consiglio Nazionale Forense. Un sistema di accesso alla professione chiaro ed equo è essenziale per la crescita della nostra categoria”.

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