Civile

Cdb Web Tech, confermata sanzione per insider trading

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di Paola Rossi

Resta a carico di Davide Colaneri la sanzione Consob di 356mila euro per insider trading sull'acquisto di titoli della Cdb Web Tech Spa, unitamente alla sanzione di pari entità comminata alla Ca.bim Srl di cui risponde in solido nella sua qualità di amministratore unico. La vicenda del 2005 vede coinvolti, nel passaggio delle informazioni privilegiate verso Colaneri, alcuni parenti dell'ingegnere Carlo De Benedetti che avrebbero rivelato l'avvio della nuova attività come fondo salva-imprese da parte di Cdb Web Tech. Si tratta di figlia, sorella e genero della seconda moglie di De benedetti, l'attrice Silvia Cornacchia alias Monti. Dalla sentenza depositata oggi, n.16847, con cui la Cassazione respinge per inammissibilità il ricorso di Colaneri riemerge la presunzione che il principale informatore sarebbe stato propio il presidente e principale azionista della Cdb Web Tech in quanto amico e consulente finanziario del ricorrente.

L'acquisto sanzionato - La nuova attività di Cdb Web Tech Spa come fondo salva-imprese viene deliberata il 13 luglio 2005, ma la notizia viene resa pubblica solo il 28 luglio seguente. Circostanze che sono alla base degli addebiti per l'ingente acquisto di titoli della Cdb Web Tech Spa, tra il 22 e il 25 dello stesso mese, effettuato dalla Srl Ca.bim e dalle persone fisiche coinvolte, che di fatto realizzavano consistenti plusvalenze rivendendo al mercato dopo la pubblicità della notizia. La manovra sanzionata da Consob riguardava l'acquisto di 180mila azioni per un valore di 556,138,36 euro. Il ricorso di Colaneri e di Finrama Srl (prima Ca.bim) contro le sanzioni Consob lamentava il mancato raggiungimento della prova degli addebiti in quanto fondati solo su presunzioni e la non presa in considerazione di atti d'indagine successivi all'audizione di Nati, colui che avrebbe informato il ricorrente. Colaneri impugnava, infine, per cassazione la sentenza della Corte di appello che aveva dichiarato inammissibile il ricorso in riassunzione dopo un precedente rinvio della Corte di legittimità. Oggi la Cassazione chiude la vicenda accogliendo l'eccezione di Consob sull'improcedibilità del ricorso per tardività nel depositarlo.

Corte di cassazione – Sezione II civile – Sentenza 24 giugno 2019 n. 16847

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