Civile

Competenza territoriale, chi la contesta ha l'onere di provare il mancato rispetto dei requisiti

Lo ha ribadito la Cassazione con l'ordinanza n. 24009/2021

di Mario Finocchiaro

In tema di competenza territoriale derogabile, per la quale sussistano più criteri concorrenti, grava sul convenuto che eccepisca l'incompetenza del giudice adito (trattandosi di eccezione in senso proprio) l'onere di contestare specificamente l'applicabilità di ciascuno dei suddetti criteri e di fornire la prova delle circostanze di fatto dedotte a sostegno di tale contestazione, con la conseguenza che, in mancanza di tale contestazione e di detta prova, l'eccezione deve essere rigettata, restando, per l'effetto, definitivamente fissato il collegamento indicato dall'attore, con correlativa competenza del giudice adito. Deve escludersi, pertanto, che, a fronte di una eccezione di incompetenza per territorio, il giudice adito possa disinteressarsi di profili che valgano a radicare la competenza stessa presso di lui per il sol fatto che l'attore, nel replicare all'eccezione del convenuto, non li abbia espressamente evocati. Lo ha precisato l'ordinanza 6 settembre 2021 n. 24009.

I precedenti
Sulla prima parte della massima, pressoché in termini, Cassazione, ordinanze 3 luglio 2018, n. 17311 e 21 luglio 2011, n. 15996, richiamate in motivazione, nella pronunzia in rassegna, secondo le quali in tema di competenza territoriale derogabile, per la quale sussistano più criteri concorrenti (nella specie, quelli indicati negli artt. 18, 19 e 20 Cpc, trattandosi di causa relativa a diritti di obbligazione), grava sul convenuto che eccepisca l'incompetenza del giudice adito (trattandosi di eccezione in senso proprio) l'onere di contestare specificamente l'applicabilità di ciascuno dei suddetti criteri e di fornire la prova delle circostanze di fatto dedotte a sostegno di tale contestazione. In mancanza, l'eccezione deve essere rigettata, restando, per l'effetto, definitivamente fissato il collegamento indicato dall'attore, con correlata competenza del giudice adito.
Sulla seconda parte della massima, sostanzialmente nella stessa ottica della pronunzia in rassegna, Cassazione, ordinanza 7 dicembre 2021, n. 22047, secondo cui in tema di competenza territoriale derogabile, qualora sia stata sollevata l'eccezione di incompetenza, le circostanze, fattuali o normative, integranti contro-eccezioni sono rilevate d'ufficio, essendo il giudice investito della decisione sull'eccezione e non sussistendo il monopolio delle parti nella rilevazione delle contro-eccezioni. (Nella specie, enunciando il principio, la S.C., in sede di regolamento di competenza, ha rilevato d'ufficio che il contratto, recante una clausola di foro, non era un contratto per adesione, soggetto alla disciplina degli articoli 1341 e 1342 Cc, mentre le parti si erano limitate, l'una, ad eccepire l'incompetenza sulla base della clausola e, l'altra, a contro-eccepire la mancata approvazione scritta della clausola medesima).

Quando la rilevazione di una contro-eccezione puo avvenire d'ufficio

In termini generali, nel senso che la rilevazione di una contro-eccezione in senso lato può avvenire anche d'ufficio, si è precisato, tra l'altro:
- la deduzione relativa all'applicabilità di uno specifico termine di prescrizione (nella specie, quello indicato al comma 3 dell'art. 2947 Cc) può essere rilevata anche d'ufficio, nel rispetto dei termini di operatività delle preclusioni relative al thema decidendum previsti nell'art. 183 Cpc, qualora sia fondata su nuove allegazioni di fatto; invece, se è basata su fatti storici già allegati entro i termini di decadenza propri del procedimento ordinario a cognizione piena, la sua proposizione è ammissibile nell'ulteriore corso del giudizio di primo grado, in appello e, con il solo limite della non necessità di accertamenti di fatto, in cassazione, dove non costituisce questione nuova inammissibile, Cassazione, ordinanza 3 novembre 2020, n. 24260 (analogamente, Cassazione, sentenza 16 maggio 2016, n. 9993);
- in tema di iscrizione ipotecaria, qualora la parte ne deduca, con il ricorso introduttivo, l'invalidità a causa dell'omessa notifica delle cartelle di pagamento presupposte, e solo con memoria ex art. 32, comma 2, decreto legislativo n. 546 del 1992, lamenti la nullità del procedimento notificatorio, a seguito della produzione da parte dell'agente della riscossione della relativa documentazione, non si determina una modifica della domanda iniziale o un ampliamento del thema decidendum, poiché la successiva deduzione integra una contro-eccezione in senso lato, rilevabile anche d'ufficio dal giudice, Cassazione, ordinanza 6 aprile 2018, n. 8470;
- nel giudizio di accertamento della continuità del rapporto di lavoro, qualora il datore convenuto sollevi, sin dalle prime difese avverso il ricorso introduttivo, un'eccezione di intervenute dimissioni del lavoratore, la deduzione di quest'ultimo volta alla dichiarazione di nullità del relativo negozio per vizio di forma ex art. 1 legge n. 188 del 2007 (applicabile ratione temporis) non comporta una modifica della domanda iniziale né un ampliamento del thema decidendum, integrando, per converso, una contro-eccezione in senso lato, rilevabile anche d'ufficio, Cassazione, sentenza 19 ottobre 2017, n. 24750;
- poiché nel nostro ordinamento le eccezioni in senso stretto, cioè quelle rilevabili soltanto ad istanza di parte, si identificano o in quelle per le quali la legge espressamente riservi il potere di rilevazione alla parte o in quelle in cui il fatto integratore dell'eccezione corrisponde all'esercizio di un diritto potestativo azionabile in giudizio da parte del titolare e, quindi, per svolgere l'efficacia modificativa, impeditiva od estintiva di un rapporto giuridico suppone il tramite di una manifestazione di volontà della parte (da sola o realizzabile attraverso un accertamento giudiziale), l'eccezione di interruzione della prescrizione integra un'eccezione in senso lato e non in senso stretto e, pertanto, può essere rilevata d'ufficio dal giudice sulla base di elementi probatori ritualmente acquisiti agli atti, dovendosi escludere, altresì, che la rilevabilità ad istanza di parte possa giustificarsi in ragione della (normale) rilevabilità soltanto ad istanza di parte dell'eccezione di prescrizione, giacché non ha fondamento di diritto positivo assimilare al regime di rilevazione di una eccezione in senso stretto quello di una contro-eccezione, qual è l'interruzione della prescrizione, Cassazione, sentenze 22 giugno 2015, n. 12876 e 5 agosto 2013, n. 18602.
Per i giudici di merito, nel senso che l'eccezione di interruzione della prescrizione, che è una contro-eccezione, integra un'eccezione in senso lato e non in senso stretto, che può essere rilevata d'ufficio dal giudice sulla base di elementi probatori ritualmente acquisiti agli atti, la cui deduzione non è soggetta al regime delle preclusioni e delle decadenze. Tribunale Ascoli Piceno, sentenza 12 aprile 2010, in Dir. e lav. Marche. 2010, fasc. 1, p. 113.
Per utili riferimenti cfr, altresì, Cassazione, ordinanza 29 maggio 2019, n. 14476: ai sensi dell'art. 819-ter, comma 3, Cpc, così come novellato dall'art. 22 decreto legislativo n. 40 del 2006, in pendenza del procedimento arbitrale non possono proporsi all'autorità giudiziaria domande aventi ad oggetto l'invalidità o inefficacia della convenzione d'arbitrato, dovendosi ritenere, per converso, che possa essere proposta una domanda giudiziale intesa ad ottenere la declaratoria della invalidità o dell'inefficacia della convenzione, quando non sia stata introdotta una controversia innanzi agli arbitri sulla base della convenzione stessa; l'invalidità o l'inefficacia della convenzione d'arbitrato può essere invocata davanti all'autorità giudiziaria con autonoma domanda di accertamento, o unitamente alla domanda relativa al rapporto cui la clausola compromissoria troverebbe applicazione, ovvero, ancora, in via di contro-eccezione proposta dalla parte attrice, allorché la parte convenuta abbia eccepito l'esistenza della clausola compromissoria invocando la competenza arbitrale; ove avverso la decisione del giudice di merito, affermativa o negativa della competenza arbitrale, venga proposto regolamento di competenza, detto giudizio compete alla corte di cassazione, nell'ambito dei poteri di statuizione sulla competenza.

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