Civile

Corte costituzionale: le decisioni depositate oggi

Il 6 marzo la Consulta si occuta di salute, enti locali e impiego pubblico

immagine non disponibile

SALUTE
Sentenza n. 35: illegittimità costituzionale parziale (deciso il 9 febbraio 2023)
Norme impugnate: Art. 3, c. 1°, della legge 25/02/1992, n. 210.
Salute - Profilassi internazionale - Indennizzo a favore dei soggetti danneggiati da complicanze di tipo irreversibile a causa di vaccinazioni obbligatorie - Mancata previsione che l'effetto di decadenza conseguente alla presentazione della domanda oltre il triennio, decorrente dal momento in cui l'avente diritto risulti aver avuto conoscenza del danno, sia limitato ai ratei relativi al periodo antecedente al suddetto periodo triennale con i conseguenti effetti riduttivi anche sulla misura una tantum prevista.

IMPIEGO PUBBLICO
Ordinanza n. 36: restituzione atti - jus superveniens (deciso il 25 gennaio 2023)
Norme impugnate: Art. 23, c. 5°, della legge 01/04/1981, n. 121.
Impiego pubblico - Pensioni - Applicazione al personale dell'Amministrazione della pubblica sicurezza delle norme relative agli impiegati civili dello Stato - Criteri di calcolo del trattamento pensionistico, riferito alla quota retributiva della pensione, previsti dall'art. 54, commi primo e secondo, del d.P.R. n. 1092 del 1973 per i militari - Mancata previsione che, a fronte della sostanziale identità delle funzioni e dei compiti svolti dalle Forze di Polizia, tali criteri siano estesi in favore anche del personale della Polizia di Stato.

ENTI LOCALI
Ordinanza n.37: restituzione atti - jus superveniens (deciso il 7 febbraio 2023)
Norme impugnate: Art. 63 del decreto legislativo 15/12/1997, n. 446, come attuato dall' art. 17, punti 8 e 9, del regolamento adottato con deliberazione del Consiglio del Comune di Napoli 29/03/2018, n. 7.
Enti locali - Tributi - Canone per l'occupazione di spazi e aree pubbliche - Previsione che i Comuni e le Province possono, con regolamento, escludere l'applicazione, nel proprio territorio, della tassa per occupazione di spazi e aree pubbliche e prevedere che l'occupazione, sia permanente che temporanea, sia assoggettata, in sostituzione della suddetta tassa, al pagamento di un canone da parte del titolare della concessione - Presunzione che le occupazioni abusive temporanee sono state effettuate dal trentesimo giorno antecedente la data del verbale di accertamento - Previsione di sanzioni amministrative pecuniarie di importo non inferiore all'ammontare dell'indennità ivi prevista, né superiore al doppio della stessa - Prescrizione regolamentare in base alla quale le occupazioni abusive che non presentano carattere di stabilità si considerano temporanee e si presumono effettuate dal trentesimo giorno antecedente la data del verbale di accertamento - Corresponsione al Comune, da parte dell'occupante abusivo e in luogo del canone, di un'indennità pari al canone maggiorato del 50 per cento - Applicazione all'occupazione abusiva di una sanzione pari al doppio della medesima indennità.

Per saperne di piùRiproduzione riservata ©