EditorialeGiustizia

Ddl costituzionali, inutili gli "anatemi" il tema è quale futuro per la Giustizia

di Francesco Petrelli e Rinaldo Romanelli

N. 28

guida-al-diritto

Le precisazioni in ordine a ciò che il Csm non è costituiscono il necessario presupposto di ogni ragionamento in merito agli effetti della riforma: non è organo di "autogoverno", non fa parte dell'ordine giudiziario, non lo rappresenta e non è organo politico. Partendo da queste premesse, Francesco Petrelli e Rinaldo Romanelli, rispettivamente presidente e segretario dell'Unione camere penali italiane, "rispondono" alle critiche che la magistratura associata nelle scorse settimane ha fortemente sollevato sul disegno di legge costituzionale. Dopo lo spazio che Guida al Diritto ha dedicato alle posizioni contrarie è ora la volta di chi sostiene e vede margini di miglioramento negli interventi del Governo.

Affermare che la riforma costituzionale, o meglio le diverse riforme costituzionali seguite a quella di iniziativa popolare presentata nel 2017 dall'Unione delle Camere Penali italiane, avrebbero il proposito "di ridimensionare fortemente il ruolo costituzionale della giurisdizione" appare affermazione piuttosto netta ma tutta da verificare. Si ha infatti spesso l'impressione che da parte della magistratura associata si tenda a operare una indebita sovrapposizione e a non distinguere la "giurisdizione...