La separazione delle carriere dei magistrati è il tema caldo di questa estate e sicuramente anche dei prossimi mesi. "Guida al Diritto" intende come sempre dare voce alle ragioni del sì e a quelle del no. Sul numero di questa settimana pubblichiamo l'editoriale di Alberto Noce, presidente dell'Unione nazionale delle camere civili. L'avvocato Noce su un punto concorda con i giudici e cioè ritenere che la riforma della Giustizia possa esaurirsi solo nella separazione delle carriere, ma allo stesso tempo la vede come un passo di civiltà giuridica, necessario per rafforzare l'autorevolezza della giurisdizione e restituire al cittadino la percezione di un processo realmente equilibrato.
In questo periodo ho partecipato ad alcuni incontri organizzati dalla magistratura, che, come noto, contesta la possibile modifica costituzionale. Su un punto concordo con i giudici: ritenere che la riforma della Giustizia possa esaurirsi nella separazione delle carriere rappresenta una visione parziale del problema. Per far funzionare la Giustizia servono investimenti stabili, valorizzazione delle professionalità acquisite, riforme condivise con chi ogni giorno vive i tribunali: magistrati, avvocati...