LA QUESTIONE
In assenza di collaudo e accettazione formale dell’opera, è possibile far decorrere i termini di decadenza e prescrizione tesi alla denuncia dei vizi? Qual è il significato giuridico da assegnare alla consegna dell’opera: mera immissione in possesso ovvero accettazione tacita? Quale rilevanza assume la distinzione tra vizi palesi e vizi occulti ai fini dell’applicazione dell’art. 1667 c.c.? In che modo si configura l’onere probatorio della tempestività della denuncia in capo al committente?
Premessa
Il contratto di appalto risulta tradizionalmente caratterizzato da una marcata asimmetria informativa fra le parti in relazione alla regolarità dell’opera eseguita. Di qui la centralità della disciplina sulla garanzia per vizi e difformità, che assume rilievo fondamentale in chiave tanto protettiva per il committente, quanto stabilizzante per la posizione dell’appaltatore. La pronuncia n. 18409/2025 della Corte di Cassazione si inserisce nel solco di un esteso dibattito dottrinale e giurisprudenziale...
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