EditorialeGiustizia

Diritto intelligente e AI legale, dall'ossimoro alla realtà operativa

di Giovanni Comandè - Ordinario di diritto privato comparato presso l'Università Sant'Anna di Pisa

N. 31

Guida al Diritto

L'intelligenza artificiale accompagna già da tempo i professionisti del diritto: si va dall'arricchimento semantico delle "normali" ricerche a testo libero, alle sintesi predisposte dall'AI dei documenti, per arrivare fino all'assistenza nella redazione di atti. Secondo Giovanni Comandè l'IA può essere sicuramente utile nel diritto e per il diritto, anche per migliorare il lavoro, espandere l'accesso alla giustizia e renderla più efficiente, ma ne vanno compresi i rischi e il suo uso va adeguato alla natura del diritto e dei suoi modi di evolvere.

Da tempo le cronache narrano delle meraviglie dell'AI anche in campo giuridico. Ci dicono anche delle pessime figure fatte, pure in Italia, da professionisti che acriticamente si affidano a strumenti di AI anche generativa, ritrovandosi con atti che inventano di sana pianta precedenti giurisprudenziali, per esempio.

L'intelligenza artificiale, soprattutto quella generativa accompagna già i professionisti del diritto, se non altro nelle loro ricerche sui database commerciali di dottrina e giurisprudenza...