Penale

Estorsione e non truffa aggravata la minaccia di far subire un maleficio da un sedicente mago

La Corte di cassazione - con la sentenza n. 23947/2025 - ha offerto la soluzione interpretativa per differenziare il reato di estorsione da quello di truffa aggravata che viene commesso ex articolo 640 n. 2 del Codice penale - attraverso la prospettazione di un pericolo immaginario o reale

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di Paola Rossi

Minacciare qualcuno di poter attuare un maleficio nei suoi confronti equivale a estorcere il consenso o a determinare la volontà della vittima a commettere una data azione che rappresenta il momento in cui si consuma il reato di estorsione. Ossia il presupposto dell’estorsione è che il male prospettato possa essere agito direttamente o indirettamente dall’agente, ma sempre su suo impulso o in base alla sua volontà. Ciò vuol dire che è estorsore chi afferma di avere il potere di far accadere o di ...