Continua il dibattito sull'intelligenza artificiale. Dopo l'editoriale della scorsa settimana che ha approfondito due recenti rapporti, quello di Cassa forense e Censis e un altro di Confprofessioni, sul numero 48 Mariangela Di Biase, vicepresidente dell' Aiga, affronta il tema IA arrivando alla conclusione che nessuna macchina potrà mai sostituire la sensibilità, l'intuizione e la capacità decisionale che appartengono esclusivamente all'essere umano, qualità fondamentali nella gestione di questioni giuridiche delicate, come quelle che riguardano i diritti e le libertà individuali.
Negli ultimi anni, l'intelligenza artificiale (IA) ha ridefinito numerosi ambiti della vita umana, e il settore giustizia non fa di certo eccezione. Basti pensare all'automatizzazione dei processi, all'applicazione in alcuni paesi della giustizia predittiva,all'apertura di inedite opportunità di mercato, per avere la certezza che l'IA sta rivoluzionando il settore giustizia in modi inimmaginabili fino a pochi anni fa.
Se da un lato questa rivoluzione promette efficienza e rapidità dall'altro, inevitabilmente...