Gruppo ZUSHi: firmato l’accordo nell’ambito del processo di composizione negoziata che rilancia la catena di ristorazione
E’ stato firmato l’accordo tra il Gruppo Zushi, che gestisce la catena di ristoranti ZUSHi Japanese restaurants
E’ stato firmato nei giorni scorsi, a conclusione delle trattative nel processo di composizione negoziata, l’accordo tra il Gruppo Zushi, che gestisce la catena di ristoranti ZUSHi Japanese restaurants, il suo principale creditore finanziario, primario istituto bancario, e l’esperto. L’accordo, sottoscritto ai sensi dell’articolo 23 comma 1 lett. c) del Codice della Crisi, permette alla rinomata catena di ristorazione di riprendere l’espansione sul territorio nazionale dopo la parentesi del lockdown. L’accordo ha riguardato, inter alia, lo stralcio dei finanziamenti a medio-lungo termine garantiti dal Fondo di Garanzia, ed è stato reso possibile grazie all’adesione alla proposta transattiva da parte del gestore del Fondo di Garanzia stesso. La positiva conclusione, a cui si è giunti anche con il prezioso contributo dell’esperto nominato dalla deputata Commissione del Veneto della Camera di Commercio, dott. Michele Bana, ha permesso di soddisfare le aspettative delle parti coinvolte, rafforzando la catena ZUSHi e i suoi progetti di sviluppo, acquisita da un noto operatore del settore della ristorazione. ZUSHi è stata assistita dagli avvocati Giuseppe Iannaccone, Silvia Morandi e Tommaso Iannaccone, dello studio Giuseppe Iannaccone e Associati, e, in qualità di advisor finanziario, da Spada Partners, con un team composto dal partner Cristiano Proserpio, insieme a Massimo Fagioli e Maria Falcone. L’acquirente della catena di ristoranti è stato assistito dallo studio legale ADVANT Nctm, con un team costituito dagli avvocati Michele Motta e Mario Prospero Bonferroni. “Possiamo dire che in questo caso l’istituto della composizione negoziata ha potuto esprimere tutte le potenzialità virtuose immaginate dal legislatore, volte al rilancio delle attività imprenditoriali”, commenta l’avvocata Silvia Morandi.
“Il risultato ottenuto è motivo di grande soddisfazione”, commenta Cristiano Proserpio, partner dello studio Spada Partners, iscritto nell’Albo dei gestori della Crisi e degli Esperti nella Composizione negoziata della crisi. “Questo perché l’esito delle trattative rappresenta un’ulteriore conferma della validità dell’istituto, al quale ho creduto sin dalla sua introduzione, considerandolo uno strumento con rilevanti potenzialità, se utilizzato correttamente e in coerenza con le sue finalità. Un percorso che, sebbene si stia lentamente affermando, non è ancora pienamente compreso, bensì frequentemente criticato (anche dai professionisti del settore) e, purtroppo, ancora diffusamente adottato senza le necessarie professionalità, trasparenza e concretezza di obiettivi e piani. Elemento quest’ultimo che ne ritarderà la piena espressione delle sue potenzialità e prolungherà la diffidenza da parte dei creditori, finanziari e non. Nel percorso di cui si discute, invece, la concretezza delle azioni alla base del piano e la piena trasparenza e correttezza delle parti coinvolte hanno creato un tragitto virtuoso tramite la reciproca fiducia e quindi collaborazione dei creditori coinvolti, del debitore e dei suoi advisor e dell’Esperto”