Rassegne di Giurisprudenza

Illegittima sospensione in Cig del lavoratore e risarcimento del danno

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a cura della Redazione di PlusPlus24 Diritto

Lavoro - Lavoro subordinato - Cassa Integrazione guadagni - Criteri di scelta dei lavoratori coinvolti - Violazione - Conseguenze - Riammissione in servizio del lavoratore - Esclusione - Diritto al risarcimento del danno - Sussiste.
La violazione dei criteri, stabiliti in sede di contrattazione collettiva, per la scelta dei lavoratori da porre in cassa integrazione comporta per il lavoratore ingiustificatamente sospeso non il diritto alla riammissione in servizio, versandosi in tema di facere infungibile fuori della sfera di operatività dell' articolo 18 della l. n. 300 del 1970, ma solo il diritto al risarcimento del danno, nella misura corrispondente alla differenza tra le retribuzioni spettanti nel periodo di ingiustificata sospensione del rapporto ed il trattamento di cassa integrazione corrisposto nello stesso periodo, derivandone l'assoggettamento del diritto alla prescrizione ordinaria decennale e non alla prescrizione breve quinquennale.
•Corte di cassazione, sezione lavoro, sentenza 20 aprile 2021 n. 10378

Previdenza (assicurazioni sociali) - Contributi assicurativi - Retribuzione imponibile illegittima sospensione dal lavoro - Collocamento in cassa integrazione guadagni straordinaria - Somme liquidate a titolo di risarcimento del danno - Computo nella retribuzione imponibile a fini contributivi e tributari - Configurabilità - Fondamento.
I lavoratori collocati in cassa integrazione guadagni a seguito di illegittima sospensione del rapporto da parte del datore di lavoro hanno diritto ad ottenere la retribuzione piena, e non già il minore importo delle integrazioni salariali, sicché la relativa somma liquidata a titolo di risarcimento del danno costituisce retribuzione imponibile ai fini contributivi (stante l'ampia nozione della stessa ai sensi dell'art. 12 della l. n. 153 del 1969) e tributari (in base all'art. 6, comma 2, del d.P.R. n. 917 del 1986, secondo cui le indennità a titolo di risarcimento costituiscono redditi della stessa categoria di quelli perduti).
•Corte di cassazione, sezione lavoro, ordinanza 3 maggio 2018 n. 10516

Lavoro - Lavoro subordinato - Retribuzione - Cassa Integrazione guadagni - Criteri di scelta dei lavoratori coinvolti - Violazione - Conseguenze - Riammissione in servizio - Esclusione - Diritto al risarcimento del danno - Sussistenza - Criteri di liquidazione.
In caso di violazione dei criteri stabiliti dalla contrattazione collettiva per la scelta dei lavoratori da porre in cassa integrazione guadagni straordinaria non trova applicazione l'art. 18 dello st. lav., sicché il lavoratore ingiustificatamente sospeso non ha diritto alla riammissione in servizio, ma solo al risarcimento del danno nella misura corrispondente alla differenza fra la retribuzione piena (al lordo delle ritenute fiscali e previdenziali) ed il trattamento corrisposto dalla cassa integrazione guadagni straordinaria nel periodo d'ingiustificata sospensione.
•Corte di cassazione, sezione lavoro, sentenza 4 dicembre 2015 n. 24738

Lavoro subordinato - Retribuzione - Cassa integrazione guadagni - Sospensione dal lavoro - Illegittimità - Domanda di risarcimento danni - Prescrizione decennale ordinaria - Applicabilità - Fondamento.
In tema di Cassa integrazione guadagni, la domanda con cui il lavoratore, allegando l'illegittimità della sospensione per collocamento in Cassa integrazione, chieda, quale ristoro per aver subito l'illegittima sospensione del rapporto, la differenza tra la retribuzione ed il trattamento di integrazione salariale, ha ad oggetto un credito al risarcimento del danno da inadempimento contrattuale (costituito dall'atto di gestione del rapporto non conforme alle regole), credito cui si applica perciò la prescrizione ordinaria decennale.
•Corte di cassazione, sezione lavoro, sentenza 14 maggio 2012 n. 7459