Imposta di pubblicità, legittimazione passiva solo con vantaggio immediato e diretto del messaggio
di Leonardo Maria Galieni*
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Solo il soggetto concedente e organizzatore dello spazio pubblicitario, ovvero - nel caso di specie - la concessionaria di auto "locale", possono essere assoggettati all'obbligazione tributaria, ma non il distributore nazionale estraneo ad essi (Corte di Cassazione Sezione TRI Civile Ordinanza 25 marzo 2022, n. 9696)

In tema di imposta di pubblicità (d'ora in poi ICP), la pretesa dell'A.F. può ritenersi legittima a condizione che il destinatario della stessa tragga un vantaggio immediato e diretto dalla diffusione del messaggio pubblicitario, quale presupposto d'imposta, verso la platea dei potenziali acquirenti; il tutto, tenendo debitamente conto del contesto territoriale oltre che dell'estensione e/o fruibilità del messaggio.
Ed è da tale convincimento che la Suprema Corte, con Sent. n. 9696, depositata il...
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