L'aspirante magistrato non può essere bocciato per carenze non esplicito oggetto di traccia
Non è legittimo l'esercizio del potere valutativo che assegna valore dirimente esclusivo alla mancata trattazione di argomenti che non erano espressamente richiesti dalla traccia
L'aspirante magistrato non può essere bocciato per carenze non esplicito oggetto di traccia. Così si è espresso il Consiglio di Stato con la sentenza 6216/2023.
Nella vicenda trattata da Palazzo Spada l'aspirante magistrato si era visto rigettare il ricorso in primo grado al Tar nel quale aveva lamentato che ingiustamente non era stato ammesso all'orale del concorso in magistratura. Ciò sull'assunto da parte della Commissione d'esame che l'insufficienza riportata dalla ricorrente nell'elaborato ...