La trentina LCS ottiene l’omologa del concordato preventivo
È stato il tribunale di Trento, presieduto dal giudice Luciano Spina a decretare l’omologazione del concordato preventivo con continuità aziendale indiretta di LCS s.r.l., società trentina attiva nella logistica e trasporti. È stato il tribunale di Trento, presieduto dal giudice Luciano Spina a decretare l’omologazione del concordato preventivo con continuità aziendale indiretta di LCS s.r.l., società trentina attiva nella logistica e trasporti.
La domanda di concordato era stata presentata nel marzo del 2022 dall’avvocata Barbara Bortolussi, partner Casucci & Bortolussi, al tribunale tridentino che aveva nominato commissario il commercialista Carlo Delladio e giudice delegato Benedetto Sieff.
Advisor finanziario del piano è lo studio pordenonese Adest, con i commercialisti Francesco Dimastromatteo e Monica Mezzarobba, mentre l’attestatore è il commercialista trevigiano Daniele Vanin partner Consimp.
L’accordo concordatario prevede un concordato preventivo con continuità aziendale indiretta tramite “l’affitto ponte” dell’azienda, l’incasso dei crediti commerciali esigibili e l’utilizzo dei fondi dei conti correnti bancari dei debitori, oltre all’apporto di finanza esterna da parte dell’affittuario dell’azienda a cui è trasferita.
Con il decreto di omologazione del mese scorso, il tribunale di Trento ha anche respinto l’opposizione al concordato presentata dall’Agenzia delle Entrate, condannandola al pagamento della spese processuali.