Maxicompetenze ai giudici di pace Più preclusioni in prima udienza
Le conclusioni della commisione Luiso sulla rfiorma della giustizia civile
Colpo di acceleratore sulla riforma della giustizia civile. In una riunione svoltasi ieri mattina tra la ministra della Giustizia Marta Cartabia, il professor Paolo Luiso presidente della commissione che ha preparato le proposte di modifica, i tecnici di via Arenula e i capigruppo della maggioranza, è stato fatto il punto sui contenuti delle modifiche e sulla tabella di marcia. Quanto a quest’ultima, una volta sciolti dalla ministra alcuni nodi di merito, al più presto le indicazioni della commissione Luiso saranno tradotte in emendamenti da presentare al testo del disegno di legge delega in discussione al Senato. E lì si verificherà la compattezza della maggioranza, anche perché ieri distinzioni e perplessità non sono state nascoste.
Innanzitutto sull’aumento della competenza per valore per le controversie da affidare ai giudici di pace, dove l’idea è di alzare a 30mila euro quella sui beni mobili e a 50mila quella sul risarcimento danni da incidenti stradali. Una maniera questa sì drastica, ma in qualche modo ineludibile per tagliare in maniera significativa i tempi. Del resto la presentazione delle proposte alle associazioni si è aperta con la sottolineatura da parte dello staff di via Arenula di una riduzione del 40% del contenzioso arretrato per restare allineati con quanto richiesto dall’Europa.
Dalla commissione Luiso arriva poi un’altra serie di proposte che investe il processo di cognizione: l’applicazione del principio di non contestazione anche a chi resta contumace per esempio, ma soprattutto due opzioni alternative (scelta affidata a Cartabia) sulla fase introduttiva Nella prima, più conservativa, le regole restano quelle attuali ma il giudice sotto la sua responsabilità può negare i termini per modificare domande o articolare prove; per quella più innovativa, tutte le preclusioni scattano alla prima udienza (o con gli atti introduttivi), ma il giudice può concedere di riaprire i termini.
Punti questi che vedono già la contestazione delle Camere civili, critiche sia sull’aumento di competenza dei giudici di pace «riservando ai Tribunali ordinari soltanto le cause più ricche», in violazione dei principi di eguaglianza, sia sulla discrezionalità affidata ai giudici nello stabilire gli spazi a disposizione della difesa.
La commissione Luiso propone poi anche il consolidamento dell’udienza cartolare, con possibilità per l’avvocato di chiedere, e per il giudice l’obbligo di accettare, la trattazione in presenza; l’eliminazione del filtro in appello e della specifica sezione filtro (la proverbiale sesta) in Cassazione. Meglio caratterizzata poi la responsabilità aggravata, con riferimento ai casi di malafede o colpa grave. sanzioni fino a due volte le spese nei confronti della controparte e a cinque volte il contributo unificato nei confronti dell’amministrazione pubblica. In materia di mediazione, allargamento ad alcuni contratti di durata, compreso quello di società di persone, subfornitura, franchising, agenzia. La negoziazione assistita si estenderà alle cause di lavoro; nel processo del lavoro a venire cancellato sarà il rito Fornero, lasciando però la trattazione privilegiata quanto ai tempi dei licenziamenti.