È illegittimo l'oscuramento generalizzato delle sentenze civili pubblicate nella banca dati pubblica del ministero della Giustizia, in quanto contrasta con gli artt. 51 e 52 del d.lgs. 196/2003, che consentono la diffusione integrale dei provvedimenti giurisdizionali, salvo i casi espressamente previsti dalla legge o specificamente disposti dall'autorità giudiziaria. Lo prevede il Tar Lazio con la sentenza 7625/2025.
Se la riservatezza è divenuto un tema fondamentale in una società iper connessa come la attuale, il dato applicativo della privacy è giunto a un livello spesso parossistico, tale da incidere sulla stesa funzionalità dei sistemi.
Il tema della riservatezza
Il caso della pubblicazione delle decisioni giurisdizionali appare paradigmatico e la sentenza del Tar in esame ne prende atto in termini bilanciati ed equilibrati, anche grazie all'esperienza della stessa giustizia amministrativa, che è stata pioniera nella digitalizzazione...
Geografia giudiziaria: per un restyling è necessario un ancoraggio ai dati
di Marco FabriDirigente di ricerca presso il Consiglio nazionale delle ricerche