GiurisprudenzaAmministrativo

Sì alla natura di legge provvedimento ed estensione del termine a fine 2023

di Giulia Pernice

N. 19

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Alla luce del mutato quadro legislativo, il Consiglio di Stato ha chiarito la portata applicativa diretta della legge n. 118 del 2022, che da ultimo ha definito l’estensione temporale delle proroghe delle concessioni balneari, sancendone definitivamente la natura di legge provvedimento

Massima

  • Demanio e patrimonio - Concessioni demaniali marittime - Proroga - Variazione di regime -Legge provvedimento - Comportamenti attuativi - Effetto automatico - Processo amministrativo - Carenza di interesse a coltivare il ricorso.

    È improcedibile per carenza di interesse alla decisione il ricorso per l’annullamento degli atti relativi all’estensione temporale delle concessioni demaniali marittime, adottati sulla base di una normativa successivamente superata da nuove disposizioni nazionali e rispettose del diritto europeo. In particolare, l’intervento di una legge che disciplina il regime di proroga, nel rispetto dei principi in materia di concorrenza, consente di ricondurre la nuova normativa nell’alveo delle “leggi provvedimento”. Nel caso di specie tale natura è stata riconosciuta alla legge 5 agosto 2022 n. 118 che ha individuato quale termine ultimo di estensione temporale delle concessioni in essere al 31 dicembre 2023, così derivando un effetto regolatore automatico e indipendente rispetto a qualsiasi comportamento attuativo dell’amministrazione.

Che le vicende relative ai regimi concessori del demanio marittimo non fossero destinate a placarsi con l’intervento correttivo delle pronunce della giurisprudenza amministrativa ed europea era scenario ben noto e prevedibile, specie guardando alla contestuale evoluzione della normativa nazionale in materia.

Sul fronte giurisprudenziale è noto l’arresto proveniente dalla Suprema Corte di cassazione (sezioni Unite n. 32559/2023) attinente al rilevato diniego di giurisdizione, comunque idoneo a ingenerare...