Spiagge, nel 2024 il costo delle concessioni demaniali cala del 4,5%
In “Gazzetta Ufficiale” il decreto del Ministero dei Trasporti che taglia il canone per il 2024
Mentre è in corso il “conflitto” con l’Europa sulla messa a gara delle concessioni demaniali ed il Governo ha avviato una nuova mappatura delle coste con l’obiettivo di dimostrare che il bene “spiaggia” non è “scarso” e dunque non rientrerebbe nella direttiva Bolkestein, a sorpresa, scendono i i prezzi delle concessioni per il 2024. È stato infatti pubblicato sulla Gazzetta Ufficiale n. 20 del 25 gennaio, il decreto 17 dicembre 2024 del Ministero delle infrastrutture e dei trasporti che ha previsto “la riduzione del 4,5% alle misure unitarie dei canoni determinati per l’anno 2023”.
Le nuove misure al ribasso, dunque, costituiranno la base di calcolo per il canone da applicare alle concessioni demaniali marittime rilasciate o rinnovate a decorrere dal 1° gennaio 2024. Inoltre, la stessa percentuale di ribasso si applicherà anche alle concessioni in vigore ancorchè rilasciate precedentemente al 1° gennaio 2024.
La misura minima di canone dunque è stata aggiornata a 3.225,50 euro a decorrere dal 1° gennaio 2024, era 3.377,50 lo scorso anno. Tale importo minimo di euro 3.225,50 si applica “alle concessioni per le quali la misura annua di canone, determinata in base alla normativa in premessa e secondo i precedenti commi, dovesse risultare inferiore al citato limite minimo”.
Le ragioni del ribasso sono tecniche e risiedono nel metodo di calcolo che è una media tra l’indice dei prezzi al consumo e quello alla produzione dei prezzi industriali. Ora, siccome l’Istat ha comunicato che per il periodo settembre 2021 - settembre 2022, l’indice dei prezzi al consumo per le famiglie di operai ed impiegati è pari al +5,1% e l’indice dei prezzi alla produzione dei prodotti industriali è pari a - 14,1 % (era +41,7 lo scorso anno) “la media ai fini della rideterminazione del canone dal 1° gennaio 2024, è pari a - 4,5%”.