Professione e Mercato

Enel, sustainability-linked bond multi-tranche da 3,5 miliardi di dollari. Shearman & Sterling e Latham & Watkins per l'emissione

Per la prima volta per un gruppo multinazionale dell'energia, un prestito obbligazionario è legato a una traiettoria di completa decarbonizzazione, con la tranche a 30 anni dell'emissione in questione legata all'obiettivo del Gruppo Enel di conseguire zero emissioni dirette di gas serra da generazione di elettricità e calore entro il 2040.

Enel Finance International N.V., società finanziaria di diritto olandese controllata da Enel S.p.A., ha lanciato sui mercati USA e internazionali un "Sustainability-Linked Bond" multi-tranche rivolto agli investitori istituzionali per un totale di 3,5 miliardi di dollari USA, equivalenti a circa 3,3 miliardi di euro, ricevendo richieste in esubero per più di 2,5 volte. Il bond è legato al raggiungimento dell'obiettivo di sostenibilità di Enel relativo alla riduzione di emissioni dirette di gas serra (Scope 1), contribuendo all'obiettivo di sviluppo sostenibile (SDG) 13 (Lotta contro il cambiamento climatico) delle Nazioni Unite e in conformità con il Sustainability-Linked Financing Framework del Gruppo.

Per la prima volta in assoluto per un gruppo multinazionale dell'energia, un prestito obbligazionario è legato a una traiettoria di completa decarbonizzazione, con la tranche a 30 anni dell'emissione in questione legata all'obiettivo del Gruppo Enel di conseguire zero emissioni dirette di gas serra da generazione di elettricità e calore entro il 2040.

L'operazione è stata seguita per gli aspetti legali dal team in-house di Enel composto da Simona Florio, Marica Minnucci, Andrea Santalco e Luca Nardini, sotto la direzione della responsabile Francesca Romana Napolitano, e da Irina Dushina per Enel Finance International.

Il team multi-giurisdizionale di Shearman & Sterling che ha assistito la società è diretto da Tobia Croff, partner del dipartimento Capital Markets, coadiuvato dalle associate Federica Alici Biondi, Greta Dell'Anna, Marta Mastroeni e dai trainee Gaia Bacchi e Lorenzo Bottari. Un team composto dai partner Pawel Szaja e Kristen Garry, coadiuvato dagli associate Woo Suk Hong, James Duncan, Sydney Kane e Silvia Montanya ha prestato assistenza per gli aspetti di diritto statunitense e inglese, anche fiscali.

Latham & Watkins ha assistito gli istituti finanziari joint bookrunner –– Barclays, BBVA, BNP PARIBAS, BofA Securities, Credit Agricole CIB, Citigroup, Credit Suisse, Deutsche Bank Securities, Goldman Sachs Bank Europe SE, HSBC, J.P. Morgan, Morgan Stanley, Santander e Société Générale, con un team composto dal partner Jeff Lawlis, con gli associate Chiara Coppotelli e Stefania Alessi per i profili di diritto statunitense, dal partner Manoj Tulsiani con gli associate Harrison Armstrong e Carolina Gori per i profili di diritto inglese, dal partner Antonio Coletti con l'associate Guido Bartolomei e Chiara Giustiniani per i profili di diritto italiano e dal counsel Cesare Milani e Irene Terenghi per i profili regolamentari dell'operazione.

Maisto e Associati ha assistito la società per i profili fiscali italiani dell'operazione con un team guidato dal partner Cesare Silvani e dell'associate Eleonora Finizio.

Infine, i profili di diritto olandese sono stati curati da NautaDutilh, con un team coordinato dai partner Petra Zijp e Wijnand Bossenbroek, coadiuvato dagli associate Sascha van Gerrevink, Tessa van Berkum, Felix Seuntjes e Mike Koudenburg.

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