Professione e Mercato

Tokenizzazione degli strumenti finanziari, le opportunità offerte dal Decreto Fintech

Obiettivo della Riforma è consentire ai player di mercato di operare in un ambiente controllato a registro distribuito, assicurando un alto livello di affidabilità e tutela dei risparmiatori

di Davide Schettini

In vista dell'imminente applicazione del Regolamento Europeo sul DLT Pilot Regime , il governo italiano ha approvato un Decreto-Legge che riconosce la possibilità di emettere strumenti finanziari in forma digitale tramite distributed ledger technology (DLT).

Il decreto-legge 17 marzo 2023, n. 25 (c.d. decreto fintech), intitolato "Disposizioni urgenti in materia di emissioni e circolazione di determinati strumenti finanziari in forma digitale e di semplificazione della sperimentazione FinTech", prevede una disciplina dettagliata e particolarmente articolata che innova profondamente il quadro normativo applicabile in Italia, introducendo un regime organico che consenta l'emissione di strumenti finanziari in forma digitale attraverso scritturazioni in un registro tenuto tramite DLT.

Questa riforma, che abbraccia l'era della tokenizzazione, coinvolge vari strumenti finanziari, semplificando la documentazione e il processo legato ad essi. L'obiettivo è consentire ai player di mercato di operare in un ambiente controllato a registro distribuito, assicurando un alto livello di affidabilità e tutela dei risparmiatori.

Definizione di strumenti finanziari digitali e ambito di applicazione

Il Decreto Fintech definisce gli "strumenti finanziari digitali" come quelli emessi su un registro per la circolazione digitale, mentre per "forma digitale" si intende la circostanza che taluni strumenti finanziari esistono soltanto come scritturazioni in un registro per la circolazione digitale.

Tuttavia, il decreto non estende il suo ambito applicativo a tutte le tipologie di strumenti finanziari previsti dalla MiFID II, ma ne circoscrive il regime normativo a specifiche categorie.

L'ambito di applicazione ricomprende infatti soltanto le seguenti tipologie di strumenti:
azioni e obbligazioni di società per azioni;
• titoli di debito emessi da società a responsabilità limitata;
• ulteriori titoli di debito la cui emissione è consentita ai sensi dell'ordinamento italiano;
• ricevute di deposito relative ad obbligazioni e ad altri titoli di debito di emittenti non domiciliati emesse da emittenti italiani;
• strumenti del mercato monetario regolati dal diritto italiano;
• azioni o quote di FIA o OICVM italiani.


Restano escluse dal decreto le quote di s.r.l.

Emissione e trasferimento di strumenti finanziari digitali

Il Decreto introduce la possibilità di emettere e trasferire gli strumenti finanziari digitali attraverso registrazioni su un registro digitale gestito da un responsabile del registro. In questo modo, viene implementato un sistema di emissione e circolazione definibile impropriamente "dematerializzato", che tuttavia non è soggetto alle normative specifiche relative alla dematerializzazione previste dal TUF nel regime ordinario.

Requisiti dei registri e obblighi degli emittenti

Il decreto elenca i requisiti che i registri per la circolazione digitale devono possedere, ovvero che i registri siano connotati da integrità, autenticità, non ripudiabilità, non duplicabilità e validità delle scritturazioni attestanti la titolarità e il trasferimento degli strumenti finanziari digitali e i relativi vincoli.

Vengono inoltre stabilite specifiche disposizioni per l'emissione, tra cui la necessità di rendere disponibili in formato elettronico le informazioni univocamente connesse a ciascun titolo; ancora, gli emittenti sono tenuti a notificare alla Consob le caratteristiche dell'emissione e il responsabile del registro.

Emissione degli strumenti e trasferimento di proprietà

Il Decreto prevede che, per l'emissione in forma digitale, tutte le informazioni connesse a ciascun titolo devono essere disponibili in un formato elettronico accessibile e consultabile in ogni momento. Questo garantisce trasparenza e facilità d'accesso per gli investitori. Inoltre, eventuali modifiche alle condizioni di emissione devono essere comunicate tempestivamente.

Gli emittenti hanno la possibilità di modificare il regime di circolazione degli strumenti finanziari digitali in qualsiasi momento, passando da un regime tradizionale a quello digitale introdotto dal Decreto. Questa opzione offre agli emittenti la possibilità di adattarsi alle esigenze del mercato e di beneficiare delle innovazioni tecnologiche.

Il Decreto stabilisce che il trasferimento della proprietà o di altri diritti relativi agli strumenti finanziari digitali possa avvenire attraverso scritturazioni sui registri DLT, allo stesso modo la legittimazione all'esercizio dei diritti connessi a tali strumenti viene determinata in base alle informazioni registrate nei registri. Questo sistema fornisce un meccanismo sicuro e trasparente per il trasferimento e la gestione dei diritti sugli strumenti finanziari digitali.

Profili societari e costituzione di vincoli

Le scritturazioni sul registro DLT stabiliscono la legittimazione all'intervento in assemblea e all'esercizio del diritto di voto per gli strumenti finanziari digitali. Questa soluzione offre un meccanismo sicuro e trasparente per garantire che i detentori di strumenti finanziari digitali possano esercitare i loro diritti in assemblea e partecipare alle decisioni societarie.

Le scritturazioni nel registro valgono altresì a determinare la legittimazione del pagamento degli utili delle altre distribuzioni afferenti agli strumenti finanziari digitali. Grazie a tale metodo di gestione automatizzato e trasparente delle distribuzioni, viene assicurato che i detentori di strumenti finanziari digitali ricevano le loro quote in modo tempestivo ed equo.

Il decreto introduce la possibilità per gli emittenti di assolvere agli obblighi di aggiornamento dei libri sociali previsti dal Codice civile basandosi sulle scritturazioni del registro DLT; possono altresì essere formati e tenuti attraverso il registro DLT il libro dei soci e il libro degli obbligazionisti. Ciò semplifica la gestione dei libri sociali e garantisce l'accuratezza e l'aggiornamento delle informazioni.

La costituzione di vincoli su strumenti finanziari emessi in forma digitale deve avvenire unicamente mediante scritturazione nel registro, riportando le informazioni indicate nel Decreto. Questo processo garantisce che i vincoli siano registrati in modo sicuro e trasparente, proteggendo gli interessi degli investitori e delle parti coinvolte.

Responsabili dei registri ed iscrizione nell'elenco

Il Decreto prevede l'elenco dei responsabili dei registri per la circolazione degli strumenti finanziari, includendo banche, imprese di investimento, intermediari finanziari e altri soggetti operanti in Italia. Per avviare l'attività di responsabile del registro, è necessaria l'iscrizione nell'elenco e la notifica alla Consob, alla Banca d'Italia o all'IVASS.

L'iscrizione nell'elenco avviene tramite la valutazione delle domande di iscrizione da parte della Consob. L'autorità di vigilanza verifica il rispetto di diversi requisiti specifici a seconda del tipo di soggetto richiedente, tra cui: l'idoneità del registro, i meccanismi di tutela, la strategia di transizione ed ulteriori requisiti individuati dalla Consob stessa.

Per alcuni soggetti, ovvero gli emittenti e le altre società non finanziare che intendano operare come responsabile del registro, sono richiesti requisiti aggiuntivi come la forma di società per azioni, la revisione legale dei bilanci e la stipula di una polizza assicurativa (o garanzia alternativa).

Viene ulteriormente sottolineata l'importanza della cooperazione tra la Consob e le altre autorità di vigilanza, Banca d'Italia e IVASS, nel processo di iscrizione e verifica dei requisiti. Inoltre, la Consob può richiedere una verifica da parte di un revisore indipendente per valutare l'idoneità del registro.

Obblighi dei responsabili del registro, regime di responsabilità e sanzioni

I responsabili del registro sono tenuti a rispettare gli obblighi stabiliti nel Decreto, quali correttezza, completezza e aggiornamento delle informazioni sull'emissione.

Il regime di responsabilità nei confronti dei responsabili del registro, stabilisce che essi sono tenuti a rispondere dei danni causati dalla gestione del registro, sia nei confronti dell'emittente che del soggetto beneficiario delle scritturazioni.

Tuttavia, il responsabile del registro può essere esonerato da tale responsabilità se dimostra di aver adottato tutte le misure idonee per evitare il danno. È altresì responsabile per i danni causati da false informazioni o omissioni di informazioni, ma anche in questo caso può essere esonerato se riesce a dimostrare di aver agito con la dovuta diligenza per garantire la correttezza e la completezza delle informazioni.

In caso di violazione degli obblighi, il regime sanzionatorio prevede l'applicazione di una sanzione amministrativa che consiste nel pagamento di una somma compresa tra 5.000 e 5 milioni di euro, oltre alle specifiche sanzioni applicabili ai soggetti vigilati.

Ulteriori previsioni

Il Decreto amplia le opportunità di accesso alla c.d. "Regulatory Sandbox", con l'obiettivo di promuovere lo sviluppo e l'implementazione di soluzioni innovative nel settore finanziario. Grazie a questa espansione, le imprese possono operare in un ambiente controllato e supervisionato dalle autorità competenti, favorendo l'innovazione e la sperimentazione di nuove tecnologie.

Termine per la conversione del Decreto e disciplina Consob

Il Decreto deve essere convertito dal Parlamento entro metà maggio 2023. Entro lo stesso termine, si prevede l'approvazione della disciplina regolamentare Consob, che completerà la normativa introdotta dal Decreto. In attesa dell'approvazione di tale disciplina, la Consob ha la possibilità di iscrivere i responsabili del registro in un elenco provvisorio.

Conclusioni

La recente introduzione del Decreto-legge Fintech in Italia rappresenta un passo importante per l'industria finanziaria del nostro paese. L'uso della tecnologia DLT per emettere strumenti finanziari offre notevoli vantaggi, tra cui un maggiore livello di sicurezza e affidabilità e la possibilità di sviluppare nuovi modelli di business. Inoltre, l'adozione di un quadro giuridico chiaro e ben definito favorisce la creazione di un ambiente favorevole per l'innovazione finanziaria.


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