Mediazione civile: in “Gazzetta” il “correttivo”, norme in vigore dal 25 gennaio - IL TESTO
I punti nevralgici del Dlgs n. 216 del 2025 relativi alla procedura sui quali focalizzare l’attenzione siano i seguenti: mediazione c.d. telematica, incontri a distanza, la durata della procedura e così via
Dopo due anni dal varo della riforma Cartabia (decreto legislativo n. 149/2022) che per la mediazione civile e commerciale ha segnato il passaggio verso il rinnovato modello fiduciario improntato alla partecipazione personale ed alla effettività dell’incontro tra le parti, è approdato in “Gazzetta Ufficiale” (n. 7 del 10 gennaio 2025) il correttivo adottato con il decreto legislativo del 27 dicembre 2024 n. 216, in vigore dal 25 gennaio 2025. Il Dlgs 216/ 2024 reca «Disposizioni integrative e correttive al decreto legislativo 10 ottobre 2022, n. 149, in materia di mediazione civile e commerciale e negoziazione assistita».
L’iter di approvazione e gli obiettivi del Dlgs 216/2024
La legge delega (n. 216/2021) aveva previsto infatti la possibilità per il Governo «entro due anni dalla data di entrata in vigore dell’ultimo dei decreti legislativi … nel rispetto dei princìpi e criteri direttivi» di adottare «disposizioni integrative e correttive dei decreti legislativi medesimi» (articolo 1, comma 3).
Nel solco di tale disposizione, il ministero della Giustizia aveva predisposto uno schema di decreto legislativo contenente tali correttivi per la mediazione e per la negoziazione assistita che è stato approvato in via preliminare dal Consiglio dei ministri il 17 settembre 2024 e, poi, in via definitiva, dopo il passaggio alle Commissioni parlamentari, il 9 dicembre 2024.
All’indomani dell’entrata in vigore (in due fasi) della riforma della mediazione, erano emerse invero talune criticità segnalate dagli operatori che avevano poi stimolato l’avvio di una riflessione approfondita tra gli studiosi volta a verificare l’opportunità di rivedere la formulazione di alcune disposizioni per evitare dubbi interpretativi che, in alcuni casi, iniziavano anche ad affiorare nelle prime pronunce dei giudici di merito.
Dall’esame del Dlgs n. 216 del 2024 traspare come l’obiettivo principale sia quello di chiarire talune norme anche mediante un più puntuale coordinamento tra le stesse con interventi che a volte sono “chirurgici”, altre volte sono più ampi con integrazioni e riscritture.
Il drafting appare coerente con l’impostazione della riforma e nell’articolato adottato dal Governo si delinea l’esigenza di consolidare le scelte di fondo dettate dal legislatore delegante ed in conformità con il rinnovato quadro regolamentare disegnato in sede attuativa.
I punti nevralgici del provvedimento
Nei contenuti non vi è dubbio che i punti nevralgici del correttivo relativi alla procedura sui quali focalizzare l’attenzione siano i seguenti: mediazione c.d. telematica, incontri a distanza, la durata della procedura, forma della procura per la partecipazione all’incontro, effetti sostanziali della domanda di mediazione, rapporto tra verbale di mediazione e accordo conciliazione e esenzione d’imposta.