Abuso edilizio, la valutazione da parte della Pa deve essere sempre complessiva
Il pregiudizio arrecato al regolare assetto del territorio deriva non da ciascun intervento a sé stante ma dall’insieme delle opere
La valutazione dell’abuso edilizio da parte della Pa presuppone una visione complessiva e non atomistica delle opere realizzate; né è data la possibilità di scomporne una parte per negare l’assoggettabilità ad una determinata sanzione, in quanto il pregiudizio arrecato al regolare assetto del territorio deriva non da ciascun intervento a sé stante bensì dall’insieme delle opere nel loro contestuale impatto edilizio e nelle reciproche interazioni. Lo ricorda il Consiglio di Stato con la sentenza n...
Stop alla gestione dei migranti in Albania, la questione di diritto passa alla Corte Ue
di Giulio M. Salerno - Professore ordinario di diritto costituzionale e pubblico presso l'Università di Macerata