Agenti e procacciatori, tra obblighi di diligenza e responsabilità
La responsabilità del professionista non viene meno in ragione dell’imputabilità delle condotte a soggetti terzi posto che l’avvalimento di tali soggetti comporta un’assunzione di rischio in ossequio al principio cuius commoda eius et incommoda che non esonera il professionista da responsabilità neanche qualora i preposti non operino alle sue dirette dipendenze.
Il Consiglio di Stato, adito in una vicenda di presunte “aggressività” serbate nell’accaparramento della clientela...