Bancarotta, responsabili i sindaci poco «incisivi»
Per evitare il concorso, secondo la Cassazione, i professionisti devono usare tutti i poteri di cui sono dotati. Bocciato chi si limita a segnalare le difficoltà e a chiedere di ricapitalizzare
Per evitare il concorso con gli amministratori in bancarotta, consentendo colpevolmente che il ritardo nella richiesta di fallimento aggravi il dissesto, ai sindaci non basta investigare, devono agire, e farlo con tutta la diligenza che norme e prassi professionale prevedono. È la conferma che emerge dalla sentenza della Corte di Cassazione penale n. 1162/24, depositata il 10 gennaio scorso, che rinsalda un filone interpretativo troppo spesso ignorato.
Il caso
La vicenda su cui la Suprema Corte si è pronunciata...