Civile

Blocco bancomat: la colpa della banca non basta se la cliente sbaglia la domanda di indennizzo

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di Patrizia Maciocchi

Niente risarcimento alla correntista della banca malgrado la colpa grave dell'istituto per blocco tardivo del bancomat, se la cliente non fa una richiesta adeguata all'assicurazione. La Corte di cassazione, con la sentenza 535, respinge il ricorso contro la decisione del Tribunale di negare un “ristoro” di oltre mille e 400 euro pari alla somma che era stata spesa con la carta della donna malgrado la tempestiva richiesta di blocco. Spese che chi aveva sottratto la carta aveva fatto dopo le 17, a fronte di una segnalazione del furto arrivata all'agenzia prima delle 14. Tanto era bastato al giudice di pace per affermare la colpa grave dell'istituto che aveva attivato, senza successo, la procedura di “estinzione prenotata”. Inutilmente la correntista fa ricorso contro la sentenza del Tribunale che, pur riconoscendo l'evidente inadempimento della banca, aveva negato il risarcimento , perché la cliente aveva impostato male la richiesta di risarcimento inviata alla compagnia. Senza successo la ricorrente invoca la tutela che la banca deve garantire per le frodi commesse da terzi, proprio grazie alla copertura assicurativa. Per i giudici, per essendo chiaro il nesso tra l'errore dell'istituto di credito e l'evento, la responsabilità del mancato ristoro era tutta della correntista che aveva impostato male la domanda per avere indietro il suo denaro.

Corte di cassazione – Sezione III – Sentenza 15 gennaio 2020 n.535

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