Rassegne di Giurisprudenza

Circolazione: autovelox e installazione legittima su strada urbana

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a cura della redazione PlusPlus24 Diritto

Circolazione stradale - Sanzioni amministrative - Multa per eccesso di velocità - Autovelox - Strada urbana a scorrimento veloce - Requisiti minimi - Valutazione.
Possono essere sottoposti al controllo con sistema automatizzato (autovelox) e alla successiva contestazione differita delle relative multe solo le strade che per intero o per tratti ragionevolmente estesi, presentino i requisiti minimi necessari a classificarla a scorrimento veloce così come indicati dall'art. 2, comma 3, lett. d) C.d.S. e che presentino gli altri presupposti che l'art. 4, d.l. n. 121 del 2002 affida alla valutazione della Pubblica amministrazione (Nella specie la Corte ha accolto il ricorso di un automobilista fiorentino che lamentava come l'accertamento da parte del Tribunale ai fini della classificazione della strada a scorrimento veloce si fosse limitato solo alcuni tratti del viale su cui era stata installata la postazione dell'autovelox)
•Corte di cassazione, sezione VI civile, ordinanza 13 aprile 2021 n. 9682

Circolazione stradale - Violazione dei limiti di velocità - Autovelox - Multa - Illegittimità - Strada a scorrimento veloce - Classificazione.
Il decreto prefettizio che individua le strade lungo le quali sia possibile installare gli autovelox per la rilevazione delle infrazioni per eccesso di velocità, in assenza di contestazione immediata, ex articolo 4, Decreto Legge n. 121 del 2002, può includere soltanto i percorsi con caratteristiche minime di strada urbana a scorrimento veloce interessanti la strada considerata nella sua interezza, e non solo il singolo tratto in prossimità del posizionamento dell'apparecchio fisso di rilevazione della velocità.
•Corte di cassazione, sezione II civile, ordinanza 29 maggio 2020 n. 10326

Circolazione stradale - Violazione dei limiti di velocità - Autovelox - Multa - Illegittimità - Decreto prefettizio.
La classificazione di un tratto di strada urbana a scorrimento veloce richiede una lunghezza ragionevole, tale da rendere riconoscibile all'utente il tipo di strada che sta percorrendo. L'individuazione del tratto di strada - che implica la localizzazione, e quindi l'indicazione dell'inizio e della fine - è il solo modo per consentire il controllo sulla legittimità del decreto prefettizio con il quale venga autorizzato l'installazione dell'autovelox nella parte in cui esso è vincolato alla classificazione contenuta nell'articolo 2 C.d.S., comma 3, lettera d) in quanto l'esistenza delle caratteristiche minime della strada urbana di scorrimento non può essere limitata al tratto di strada in prossimità del posizionamento dell'apparecchio di rilevazione elettronica della velocità.
•Corte di cassazione, sezione II civile, sentenza 30 settembre 2020 n. 20872

Circolazione stradale - Sanzioni amministrative - Provvedimento prefettizio - Autovelox - Installazione - Individuazione strade - Strada urbana di scorrimento - Requisiti minimi - Sull'intero tratto stradale.
Il provvedimento prefettizio di individuazione delle strade lungo le quali è possibile installare apparecchiature automatiche per il rilevamento della velocità senza obbligo di fermo immediato del conducente, previsto dall'art. 4 del d.l. n. 121 del 2002, può includere soltanto le strade del tipo imposto dalla legge mediante rinvio alla classificazione di cui all'art. 2, commi 2 e 3, c.d.s. 1992, e non altre, dovendo ritenersi che l'esistenza delle caratteristiche minime per la configurazione di una strada urbana come "a scorrimento veloce" debba interessare tutta la strada considerata nella sua interezza e non solo il singolo tratto in prossimità del posizionamento dell'apparecchio fisso di rilevazione elettronica della velocità. Tra gli elementi necessari per la qualificazione di una strada urbana come "di scorrimento" rientra la banchina in senso proprio, ovvero uno spazio all'interno della sede stradale, esterno rispetto alla carreggiata, destinato al passaggio dei pedoni o alla sosta di emergenza che, oltre a dover restare libero da ingombri, deve avere una larghezza tale da consentire l'assolvimento effettivo delle citate funzioni
•Corte di c*assazione, sezione II civile, sentenza 20 giugno 2019 n. 16622