Covid-19 ed emergenza carceri: "forte preoccupazione" dell'Aiga
L'Associazione auspica l'applicazione del Dl Ristori che prevede la detenzione domiciliare sotto i 18 mesi
L'AIGA esprime "forte preoccupazione per i dati allarmanti che stanno emergendo in queste ore sui contagi da SARS COVID 19 nelle carceri italiane, sia in danno dei detenuti, sia degli agenti della polizia penitenziaria e degli operatori interni alle strutture detentive".
In particolare, il Presidente Antonio De Angelis, afferma: "A destare particolare preoccupazione è il problema del sovraffollamento delle strutture penitenziarie, che impedisce qualunque tipo di distanziamento sociale tra detenuti, e l'ulteriore contagio che da questo deriva a carico degli agenti di Polizia Penitenziaria e degli altri operatori."
"Nel decreto Ristori - prosegue - è stata prevista la detenzione domiciliare per i detenuti ai quali resta da scontare una pena inferiore a 18 mesi, per reati meno gravi e con l'obbligo del braccialetto elettronico, ma ad oggi sono ben pochi i detenuti scarcerati in virtù di tale provvedimento."
L'Aiga, dunque, auspica la "concreta e rapida" applicazione del Decreto Ristori in materia penitenziaria, e invita il Dicastero "ad una rivisitazione dell'intero sistema penitenziario, anche in ragione dell'individuazione dei mezzi necessari a rafforzare l'edilizia penitenziaria".