Dilazioni e piani di rientro: durate da raccordare
Gli aspetti della transazione fiscale su cui l’Agenzia sta maturando un nuovo orientamento coinvolgono anche altri profili, tra i quali:
- la data di riferimento della certificazione dei crediti tributari;
- l’attuazione dell’accertamento con adesione e la definizione delle liti fiscali;
- la possibilità di dilazionare il pagamento dei debiti fiscali oltre il piano di risanamento.
La data di riferimento
Nel concordato la data di riferimento della certificazione dei crediti tributari è quella di presentazione del ricorso per l’ammissione alla procedura, anche se è stata presentata domanda di concordato con riserva, senza considerare eventuali debiti maturati in seguito. Nell’accordo di ristrutturazione dei debiti, tale data è quella di presentazione della proposta di transazione fiscale, fatto salvo l’aggiornamento reso necessario dall’eventuale mancato pagamento di debiti tributari successivi.
Adesione e liti fiscali
L’accertamento con adesione è compatibile con il concordato preventivo e l’accordo di ristrutturazione dei debiti. È tuttavia necessario, ai fini del suo perfezionamento, il tempestivo pagamento dell’importo a tale scopo previsto dalla relativa disciplina (cioè della prima rata in caso di rateazione), che richiede nel concordato l’autorizzazione del tribunale.
Il pagamento delle rate successive può avvenire nel concordato usufruendo di una dilazione più ampia di quella ordinaria.
La definizione di una lite fiscale può avvenire sia nel concordato preventivo sia nell’accordo di ristrutturazione , oltre che con la conciliazione giudiziale, mediante l’approvazione della proposta di transazione fiscale, ove questa preveda anche tale definizione. Nel primo caso si ha un effetto novativo e quindi l’eventuale risoluzione del concordato o dell’accordo non modifica l’importo del debito; nel secondo caso non si produce alcuna novazione.
La durata delle dilazioni
Alcuni tribunali non ritengono ammissibili le proposte di concordato preventivo fondate su piani che abbiano una durata superiore a cinque anni. Tuttavia il pagamento dei debiti fiscali può avvenire con una maggiore dilazione; la più ampia dilazione influisce però sulla comparazione tra il trattamento offerto al Fisco e quello degli altri creditori, il che induce a escludere, in tali casi, una dilazione superiore a dieci anni.