Civile

“Dl flussi”, passa l’emendamento su convalide trattenimenti alle Corte di appello

La Commissione Camera affari costituzionali ha terminato l’esame, atteso per oggi il primo via libera, il 25 testo in Aula

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Via libera in Commissione Affari costituzionali alla Camera all’emendamento 16.4 al decreto Flussi sul cambio di competenza per le convalide dei trattenimenti nei Cpr, dalle sezioni specializzate dei tribunali civili alle corti d’appello. La Commissione ha terminato ieri sera l’esame degli emendamenti al decreto flussi. Oggi alle 14 la commissione è convocata per il mandato al relatore Sara Kelany (Fdi) a riferire in aula dove il provvedimento è atteso il 25 novembre. L’ok in prima lettura è previsto per il giorno seguente, quindi il decreto passerà al Senato dove non sono previste modifiche.

Nel testo il governo ha fatto confluire il decreto “’Paesi sicuri’ con cui aggiorna la lista delle nazioni verso le quali possono essere effettuati i rimpatri dei migranti. Durante l’esame in commissione è stato anche approvato un emendamento della relatrice che toglie alle sezioni immigrazione dei tribunali la competenza sui ricorsi in materia di respingimenti dandola alle corti d’appello.

L’emendamento è stato ribattezzato dalle opposizioni ’emendamento Musk’ perché presentato all’indomani dell’attacco del proprietario di ’X’ ai giudici italiani.

L’emendamento ha suscitato nei giorni scorsi la “grande preoccupazione” dei presidenti delle corti d’appello, che hanno scritto sul tema una lettera indirizzata al capo dello Stato, ai presidenti di Camera e Senato e al governo. “Le modifiche che oggi vengono proposte verrebbero attuate in via d’urgenza, con organici invariati e senza risorse aggiuntive - si legge nella lettera datata 18 novembre -. In tali condizioni, è facile prevedere che la riforma costituirà un disastro annunciato per tutte le corti di appello italiane, renderà irrealizzabili gli obiettivi del Pnrr e determinerà un’ulteriore recrudescenza dei tempi e dell’arretrato dei processi”.

Via libera in Commissione anche alla stretta sui ricongiungimenti. “L’accoglienza in Italia non può essere un gioco. Con l’approvazione in commissione di due emendamenti della Lega arriva una stretta ai ricongiungimenti familiari di chi viene a vivere in Italia. I richiedenti dovranno risiedere nel nostro Paese non più solo per un anno, ma almeno per 2 anni consecutivi - annunciano i deputati della Lega in commissione -. Sarà previsto, inoltre, che l’idoneità dell’alloggio (già requisito per il ricongiungimento) avvenga solo dopo una verifica sul numero degli occupanti e dei requisiti igienico sanitari. Si valuterà l’effettivo stato occupazionale dell’immobile e quante persone ci abitano realmente”. Forti critiche dai parlamentari del Pd: “Forza Italia piega la testa davanti alla Lega e vota convintamente l’emendamento della Lega che mette i bastoni tra le ruote ai ricongiungimenti familiari. Una scelta cattiva dettata da motivazioni xenofobe che il governo ha avallato. La maggioranza si riempie la bocca della parola famiglia ma poi approva norme ideologiche che la penalizzano”.

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