Rassegne di Giurisprudenza

Eccesso di velocità, il verbale di contestazione differita deve indicare il decreto del prefetto autorizzativo

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a cura della Redazione di PlusPlus24 Diritto

Circolazione stradale - Autovelox - Contestazione differita dell'infrazione - Art. 4, comma 4, del d.l. n. 121 del 2002 - Omessa indicazione del provvedimento prefettizio autorizzativo - Illegittimità del provvedimento
La mancata indicazione, nel verbale di contestazione, degli estremi del decreto prefettizio con la quale viene autorizzata sia la rilevazione della velocità a mezzo autovelox sia la relativa contestazione differita, integra un vizio del provvedimento sanzionatorio, che pregiudica il diritto di difesa e non è rimediabile nella fase eventuale di opposizione.
• Corte di cassazione, Sezione 2 civile, Ordinanza 17 settembre 2021, n. 25222

Circolazione stradale - Sanzioni - Velocità - Autovelox - Contestazione differita - Indicazione, nel verbale di contestazione, del provvedimento prefettizio di autorizzazione - Omissione - Illegittimità del provvedimento
In tema di sanzioni amministrative conseguenti al superamento dei limiti di velocità accertato mediante "autovelox", la mancata indicazione degli estremi del decreto prefettizio nella contestazione differita integra un vizio di motivazione del provvedimento sanzionatorio che pregiudica il diritto di difesa e non è rimediabile nella fase eventuale di opposizione, potendo essere desumibili le ragioni che hanno reso impossibile la contestazione immediata solo dal detto decreto, cui è rimesso, per le strade diverse dalle autostrade o dalle strade extraurbane principali, individuare i tratti ove questa è ammissibile. (Nella specie, la S.C. ha affermato che integra un vizio di motivazione del provvedimento sanzionatorio la contestazione di una infrazione, rilevata su una strada extraurbana secondaria, priva dell'indicazione degli estremi del decreto prefettizio con il quale sono state autorizzate, sulla detta strada, la rilevazione della velocità a mezzo "autovelox" e la contestazione differita).
• Corte di Cassazione, Sezione 2 Civile, Ordinanza 4 ottobre 2018, n. 24214

Circolazione stradale - Superamento limiti di velocità - Sanzione tramite autovelox - Contestazione differita - Art. 4, comma 4, del D.L. n. 121 del 2002 - Possibilità - Richiamo al provvedimento prefettizio di autorizzazione - Sufficienza - Fondamento.
In tema di sanzioni amministrative conseguenti al superamento dei limiti di velocità accertato mediante "autovelox", l'omissione della contestazione immediata è direttamente consentita dall'art. 4, comma 4, del d.l. 20 giugno 2002 n. 121, convertito dalla legge 1 agosto 2002 n. 168, sicché, al fine di garantire il diritto di difesa dell'autore dell'infrazione, è sufficiente che nel verbale di contestazione vengano richiamati gli estremi del decreto prefettizio (di cui non è necessaria l'allegazione) autorizzativo della contestazione differita, potendo il destinatario del verbale ottenere ogni utile informazione con l'esercizio del diritto di accesso alla documentazione amministrativa garantito dall'art. 22 della legge 7 agosto 1990 n. 241.
• Corte di Cassazione, Sezione 6 Civile, Ordinanza 13 gennaio 2015, n. 331

Circolazione stradale - Sanzioni - Eccesso di velocità - Autovelox - Contestazione differita - Indicazione, nel verbale di contestazione, del provvedimento prefettizio di autorizzazione - Liceità del provvedimento
L'indicazione, nel verbale di contestazione, di una delle ragioni che rendono ammissibile, ex lege, la contestazione differita dell'infrazione, quale il riferimento al decreto prefettizio che autorizza l'installazione di autovelox su strade extraurbane o tratti di strada, ove specificamente individuati, in ragione del tasso d'incidentalità, delle condizioni strutturali, plano-altimetriche e di traffico, per le quali non è possibile il fermo di un veicolo senza recare pregiudizio alla sicurezza della circolazione, alla fluidità del traffico o all'incolumità degli agenti e dei soggetti controllati, non costituisce una mera motivazione di stile, ma il richiamo ad una specifica disposizione normativa per la quale si rendono ipso facto legittimi il verbale e la conseguente irrogazione della sanzione, senza che, in proposito, sussista alcun margine d'apprezzamento da parte del giudice
• Corte di cassazione, sezione 2 civile, sentenza 30 gennaio 2008, n. 2243