Enti locali, non è configurabile il diritto all'incarico di posizione organizzativa
In tema di rapporto di lavoro alle dipendenze della Pubblica amministrazione, non è configurabile un diritto all'incarico di posizione organizzativa per i responsabili di struttura apicale ex VIII qualifica funzionale, in coerenza con il principio della rotazione degli incarichi e in virtù del carattere discrezionale del conferimento. Questo è quanto si afferma nell'ordinanza n. 15555 della Sezione lavoro della Cassazione, depositata ieri.
La vicenda
Protagonista della controversia è un dipendente di un comune siciliano, responsabile quale ingegnere capo dell'area "opere pubbliche" e "urbanistica e territorio" del comune, al quale dopo la privatizzazione del pubblico impiego veniva sottratta la responsabilità di una delle due aree. Il dipendente riteneva però che, per il solo fatto di essere stato assunto prima della privatizzazione del pubblico impiego, «quale vincitore di un concorso implicante la titolarità di una posizione apicale», con inquadramento nella ex VIII qualifica funzionale, lo stesso avrebbe avuto diritto all'assegnazione e mantenimento dell'incarico di posizione organizzativa. Pertanto, l'ingegnere impugnava la mancata attribuzione dell'incarico ritenendo di essere stato vittima di un demansionamento da parte dell'ente datore di lavoro.
La decisione
I giudici di merito non accoglievano tale richiesta e lo stesso fa la Cassazione nel giudizio di ultima istanza. Per i giudici di legittimità, infatti, la tesi del dipendente non convince, «non potendo leggersi la disciplina relativa al conferimento dell'incarico di posizione organizzativa, per l'insanabile contrasto con il principio della rotazione degli incarichi dirigenziali e della temporaneità degli stessi, nel senso della configurabilità di un diritto all'incarico in capo a ciascun responsabile di struttura apicale con inquadramento nella ex VIII qualifica funzionale». Il conferimento dell'incarico, piuttosto, puntualizza la Corte, è «espressione del potere discrezionale dell'amministrazione datrice» e, conseguentemente, è insussistente, in relazione a tale mancato conferimento, qualunque ipotesi di demansionamento.
Corte di cassazione – Sezione lavoro – Ordinanza 10 giugno 2019 n. 15555