Giurisprudenza 2020, la selezione delle sentenze più rilevanti dell'anno
Il bilancio di «Guida al Diritto» degli orientamenti civili, penali, amministrativi, comunitari e internazionali
Continua anche quest’anno l’appuntamento con la consueta rassegna di giurisprudenza di Guida al Diritto, che cerca di selezionare le sentenze più rilevanti emanate dalle Corti superiori, italiane ed europee, le cui motivazioni sono depositate nel corso dell’anno solare. Si badi bene, si tratta di una operazione molto difficile che, tuttavia, al netto di errori o dimenticanze, intende fornire una breve panoramica di quanto deciso nelle più importanti aule di giustizia, con riferimento particolare a temi di rilevante interesse teorico o di grande utilità pratica.
LA CLASSIFICA DEGLI ORIENTAMENTI
Gli effetti del Covid-19 sulla produzione giurisprudenziale
Il 2020, ormai prossimo alla conclusione, è stato l’anno della pandemia. Ciò, ineludibilmente, ha influito sulla produzione giurisprudenziale di tutte le Corti e Tribunali. Basti pensare – come rilevato dall’Ufficio di statistica della Cassazione - che al 30 novembre 2020 la Suprema corte ha pubblicato 18.700 decisioni in meno rispetto allo stesso periodo dello scorso anno, di cui ben 15.000 sono quelle mancanti soltanto nel penale. Tale scostamento è frutto dell’emergenza da Covid-19 e del fatto che per circa due mesi le attività di tutti i giudici, non solo di legittimità ma anche di merito, si sono pressoché completamente fermate.
Il Coronavirus ha poi prodotto, quasi come effetto collaterale, il proliferare di una normativa di emergenza (Dl Cura Italia, Dl Carceri, Dl Giustizia, Dl Rilancio, Dl Semplificazioni, Dl Ristori e relative leggi di conversione, solo per citarne alcuni) che, oltre ad incidere a vario modo sull’attività giudiziaria ad ampio raggio, ha avuto ampio risalto sia nelle pagine di Guida al diritto che nel sito web NT Plus Diritto.
Ciononostante, nel corso dell’anno, sia online che su rivista, puntuale è stato l’aggiornamento giurisprudenziale, con la segnalazione, il commento e l’approfondimento degli interventi più importanti. Tra tutte le decisioni, per ogni macro area (civile, penale, amministrativo, comunitario/internazionale) ne abbiamo scelte dieci, corredate da sintesi e tabelle.
Le sentenze clou del 2020
Quanto ai temi oggetto delle decisioni, spiccano argomenti sia di diritto sostanziale che processuale. Per il diritto civile, si passa dai criteri per l’accertamento e la liquidazione del danno morale (Terza Sezione della Cassazione - Sentenza n. 25614) alla declaratoria di illegittimità, nel processo sommario di cognizione, della regola della inammissibilità della domanda riconvenzionale soggetta a riserva di collegialità (Corte costituzionale - Sentenza n. 253).
In ambito penale, si va dalla non punibilità della coltivazione domestica della marijuana per uso personale (Sezioni unite della Cassazione - Sentenza n. 12348) alla illegittimità costituzionale delle disposizioni retroattive della Legge Spazzacorrotti in relazione alle preclusioni alle misure alternative alla detenzione per i reati contro la pubblica amministrazione (Corte costituzionale - Sentenza n. 32).
Nel settore amministrativo, sotto la lente dei giudici vi sono il diritto d’accesso, relativamente al suo ambito di applicazione, in specie nei contratti pubblici (Adunanza plenaria - Sentenza n. 10) e l’interdittiva antimafia, ritenuta non applicabile nei rapporti tra privati (Consiglio di Stato - Sentenza n. 452).
In ambito europeo, infine, le principali decisioni che riguardano l’Italia sono la pronuncia relativa al Caso Mediaset, con la bocciatura delle norme della c.d. Legge Gasparri che congelano la quota di Vivendi (Corte di giustizia dell’unione europea - Causa C-719/18), e la pronuncia che ritiene l’obbligo di motivazione nel processo penale argine all’inammissibilità del ricorso (Corte europea dei diritti dell’uomo – Ricorso n. 44221/14).
Nel file allegato è presente una anteprima della selezione, che troverete in versione integrale nel numero 3 della Rivista Guida al Diritto.