Per la Consulta (sentenza 2572025) non si può pretendere che un soggetto, certificato disabile, fornisca a prova della padronanza della lingua italiana, un diploma che ne attesti la conoscenza.
La disabilità, oltre che una disgrazia in sé stessa, viene sovente a frapporsi nella vita di relazione nei più svariati settori, e a volte inaspettatamente: è capitato anche per l'acquisto della cittadinanza, e se n'è dovuta occupare ora la sentenza della Corte costituzionale 7 marzo 2025 n. 25 . È giusto che chi intende inserirsi a pieno titolo in una comunità nazionale con l'acquisto della cittadinanza dimostri la padronanza della lingua del Paese che lo ospita, ma "ad impossibilia nemo tenetur...
Contro l'abuso dei decreti d'urgenza ruolo sempre più attivo della Consulta
di Giulio M. Salerno - Professore ordinario di Diritto costituzionale presso l'Università di Macerata