Illegittima l’elezione di domicilio nell’atto d’appello
La Cassazione ricorda che l’elezione di domicilio è un atto personale a forma vincolata, non surrogabile da una dichiarazione fatta dal difensore e confermata oralmente dall’imputato
L’elezione di domicilio è un atto personale a forma vincolata, per cui non è surrogabile da una dichiarazione fatta dal difensore, neanche se confermata oralmente in udienza dall’imputato. Lo ha rammentato la terza sezione penale della Cassazione con la sentenza n. 25888/2024 decidendo il ricorso di un condannato in appello a 1 anno e 4 mesi di reclusione e 2mila euro di multa per i reati di cui agli artt. 81 e 99, comma 2 n. 1, c.p. e 73, comma 5 del Dpr 309/1990.
La vicenda
Nella vicenda, ...