Civile

Intercettazioni, alla Corte Ue i ritardi nei pagamenti dei “noleggiatori”

La Cassazione, ordinanza interlocutoria n. 5890 depositata oggi, dubita che sia corretto qualificarle come “spese di giustizia” e che il termina “senza ritardo”, riferito ai pagamenti, sia sufficiente

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di Francesco Machina Grifeo

La Cassazione (ordinanza interlocutoria n. 5890 depositata oggi) rinvia alla Corte Ue la questione dei maxi-ritardi della PA nei pagamenti dei noleggiatori di apparecchiature elettroniche per intercettazioni telefoniche e ambientali da parte delle Procure. In Italia infatti vengono rubricate come spese di giustizia e così escluse dall’ambito di applicazione della direttiva sui ritardi nei pagamenti. Una situazione che dura da anni e che risultava, almeno fino ad oggi, anche avvalorata dalla giurisprudenza...