Professione e Mercato

L’Albo unico nazionale fotografa la categoria ma non in tempo reale

L'obiettivo è la trasparenza ma è difficile capire la periodicità di aggiornamento dei dati

di Francesco Nariello

Avere una fotografia il più possibile aggiornata - e accessibile a tutti - sui dati anagrafici degli iscritti abilitati per le diverse professioni. È l’esigenza alla quale rispondono gli Albi unici previsti dal regolamento di attuazione della riforma degli ordinamenti professionali - articolo 3 del Dpr 137/2012 - che si applica a tutte le categorie regolamentate. Obiettivo: dare la massima pubblicità, in un’ottica di trasparenza, agli Albi professionali territoriali e alle loro periodiche modifiche.

Per ciascuna professione, l’Albo unico nazionale - tenuto dal Consiglio nazionale competente, con i dati inseriti dagli Ordini territoriali - è disponibile online. La pagina web dedicata fornisce alcune informazioni «base» - iscrizioni, cancellazioni e sospensioni, con annotazione di eventuali provvedimenti disciplinari adottati - a cui si aggiungono altri dettagli facilmente accessibili, che variano di caso in caso, come titoli conseguiti, localizzazione dello studio professionale, settori di specializzazione, contatti (email, Pec, telefono), ma anche data abilitazione, esame di Stato, laurea o università frequentata.

Meno facile, invece, è capire il livello di aggiornamento delle informazioni. Non è indicata, infatti, alcuna data di inserimento dei dati da parte di ciascun Ordine territoriale e non è nota la periodicità con cui vengano caricati nelle piattaforme allestite dai Consigli nazionali. E se ci sono Ordini, soprattutto quelli con più iscritti - dagli avvocati di Roma agli architetti di Milano - che affermano di aggiornare le informazioni quasi in tempo reale, in altre realtà, meno strutturate, le notizie vengono caricate con cadenze variabili, con ovvie conseguenze sull’attendibilità del quadro fornito.

I motori di ricerca
Le stesse interfacce utenti proposte sono molto diverse tra loro e, conseguentemente, variano i risultati che si possono ottenere con le ricerche online. Basta fare un giro sui siti dedicati per cogliere le differenze trai i «motori di ricerca» dei vari Albi, legate anche alla specificità di alcune professioni. Nel caso degli ingegneri, ad esempio, oltre che all’interno dell’Albo unico della professione, la ricerca si può effettuare anche nell’elenco speciale professori universitari e nella sezione dedicata alle società tra professionisti (Stp). Nell’Albo telematico nazionale degli avvocati, invece, si possono limitare i risultati ai soli praticanti oppure spuntare le opzioni per ottenere riscontri mirati per cassazionisti o difensori d’ufficio.

In molti casi, per ottenere una lista di tutti i professionisti attivi in un determinato ambito territoriale è sufficiente indicare Ordine (esempio, per gli avvocati), Collegio (geometri), distretto, regione o località (notai) di appartenenza; in altri è obbligatorio compilare ulteriori campi, come per l’Albo unico commercialisti (cognome e Cap) o degli architetti (nome, cognome e Ordine di riferimento). Per i geologi, invece, l’Albo unico nazionale rimanda ai link dei singoli Albi territoriali (regionali), ciascuno caratterizzato da un proprio sistema di ricerca.

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