LA QUESTIONE
Se il credito d’imposta “Superbonus”, formato sulla base di false attestazioni e documentazioni, viene ceduto ad un terzo in buona fede, può essere comunque passibile di sequestro preventivo? Quali sono i limiti alla tutela del cessionario in buona fede riconosciuta dall’art. 121 del D.l. n. 34 del 2020?
Premessa
Con Sentenza n. 28064 del 12 luglio scorso, la Seconda Sezione Penale della Corte di Cassazione è intervenuta nuovamente in tema di crediti d’imposta Superbonus, ribadendo la sussistenza di un limite alla tutela del cessionario in buona fede prevista dall’art. 121 del D.l. n. 34/2020, specie nell’ipotesi in cui i crediti generati siano sottoposti a sequestro preventivo.
Brevemente i fatti di causa. Con ordinanza datata 6 febbraio 2024, il Tribunale di Varese rigettava il riesame del decreto di sequestro...
Immigrazione: un modo di far leggi che porta a norme poco organiche
di Ennio Codini - Professore associato di diritto pubblico presso l'Università Cattolica di Milano