La Camera Arbitrale di Milano diventa società benefit
Focus su impatto ambientale, parità di genere, imprese in crisi e formazione
La Camera Arbitrale di Milano diventa una società benefit. Tra le iniziative chiave: riduzione dell’impatto ambientale, parità di genere, supporto alle imprese in crisi e formazione specializzata per favorire un sistema di giustizia più accessibile ed efficiente. Con questo traguardo la Cam diventa la prima istituzione arbitrale italiana che mette al centro della propria mission la sostenibilità e impatto sociale. Un terzo delle Società Benefit ha sede in Lombardia; Milano rappresenta il 23% del totale nazionale. Il fenomeno è in aumento e segna in 3 anni +75%.
La qualifica di “Società Benefit” consolida, quindi, la missione di CAM in ambiti chiave come, per esempio, la semplificazione della giustizia per le imprese, la promozione di strumenti alternativi di risoluzione delle controversie (ADR – Alternative Dispute Resolution), la parità di genere nelle nomine di arbitri e mediatori, il supporto a favore del risanamento economico-finanziario delle aziende, l’attenzione alla sostenibilità ambientale.
“Essere la prima Camera Arbitrale a diventare Società Benefit – ha dichiarato Stefano Azzali, Direttore Generale della Camera Arbitrale di Milano - rappresenta per noi un naturale punto di approdo, ma anche un nuovo punto di partenza. Da sempre CAM opera come civil servant, con un ruolo chiave a beneficio dell’economia, del territorio e delle imprese, semplificando la macchina della giustizia e promuovendo strumenti di risoluzione delle controversie più efficienti e sostenibili.”
E il primato non è soltanto italiano, considerato che non hanno raggiunto tale status neppure Istituzioni rilevanti come SCC Arbitration Institute (Svezia), German Arbitration Institute (DIS, Germania), Vienna International Arbitral Centre (VIAC, Austria), International Chamber of Commerce ICC (Francia), Chartered Institute of Arbitrators (CIARB, Regno Unito), The London Court of International Arbitration (LCIA, Londra), American Arbitration Association (AAA, USA), International Centre for Settlement of Investment Disputes (ICSID, USA), Swisse Arbitration (SCAI, Svizzera) e WIPO Alternative Dispute Resolution (ONU).
A fine 2024, in Italia le società benefit erano 4.593 (+75% in tre anni). La sola lombardia ne conta 1.500 (32,6% del totale nazionale), di cui 1.039 a Milano (23% del totale). I settori merceologici più interessati alla trasformazione riguardano le attività professionali, scientifiche e tecniche, i servizi di informazione e comunicazione, il commercio all’ingrosso e al dettaglio e riparazione di autoveicoli e motocicli. In Italia e in Lombardia i primi tre settori sono: attività professionali, scientifiche e tecniche, servizi di informazione e comunicazione, attività manifatturiere.
Gli obiettivi per il 2025 della Camera arbitrale di Milano, in linea con i criteri del B Impact Assessment, sono: Ambiente: misurazione dell’impronta di carbonio nella sede dell’azienda in Palazzo Turati a Milano e definizione di una strategia di decarbonizzazione; Comunità: attivazione di iniziative di volontariato sociale con il coinvolgimento di almeno il 75% dello staff; Dipendenti: promozione degli stage e della transizione scuola-lavoro, con almeno quattro tirocini attivati; Governance: coinvolgimento attivo dei dipendenti attraverso almeno tre iniziative partecipative; Stakeholder: promozione della parità di genere nelle nomine dei professionisti coinvolti negli arbitrati e nelle mediazioni, garantendo un equilibrio tra il 40% e il 60%.