Amministrativo

La Costituzione diventa green: inserita la tutela dell'ambiente e degli animali

La Camera ha approvato la proposta di legge costituzionale atto Camera 3156. Palazzo Chigi: "È una giornata storica"

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Svolta "green" per la Carta fondamentale della Repubblica. "Ambiente", "biodiversità", "ecosistemi" ma anche l'"interesse delle future generazioni entrano nella Costituzione. Non solo, sarà una legge dello Stato a disciplinare "i modi e le forme di tutela degli animali". C'è poi la modifica all'articolo 41 in cui si sancisce che l'iniziativa economica debba rispettare non solo la libertà e la dignità umana ma anche - questa la novità - la salute e l'ambiente, prevedendo per questo anche programmi e controlli. Di fatto sversare liquami in un fiume per produrre diventerà anche una violazione della Costituzione.La Camera ha infatti approvato definitivamente la proposta di legge costituzionale A.C. 3156.

"È una giornata storica per il Paese che sceglie la via della sostenibilità e della resilienza nell'interesse delle future generazioni", si legge nell'account twitter di Palazzo Chigi.

"Questo voto del Parlamento segna una giornata epocale: testimonio qui la presenza del governo che crede in questo cambiamento, grazie al quale la nostra Repubblica introduce nei suoi principi fondanti la tutela dell'ambiente", ha commentato il ministro della Transizione Ecologica, Roberto Cingolani.

Una "grande soddisfazione" che esprime anche per il ministro delle Infrastrutture e della Mobilità Sostenibili, Enrico Giovannini, che prima di assumere l'incarico di governo, con l'Asvis, l'Alleanza per lo Sviluppo Sostenibile, era stato tra i promotori dell'inserimento dell'ambiente in costituzione.

Festeggiano anche le associazioni ambientaliste, che però incalzano sulla concretezza: un passo importante, una bella notizia a cui ora bisogna fare seguire i fatti. Un lungo applauso dell'aula di Montecitorio ha accompagnato il passaggio finale con 468 voti a favore, un contrario e sei astenuti, quest'ultimi tutti di Fratelli d'Italia.

La modifica dell'articolo 9 - Il testo introduce un nuovo comma all'articolo 9 della Costituzione, al fine di riconoscere - nell'ambito dei principi fondamentali enunciati nella Costituzione – il principio di tutela dell'ambiente, della biodiversità e degli ecosistemi, anche nell'interesse delle future generazioni. Accanto alla tutela del paesaggio e del patrimonio storico-artistico della Nazione, richiamato dal secondo comma dell'art. 9 Cost., si attribuisce alla Repubblica anche la tutela di tali aspetti.

Viene inoltre inserito un principio di tutela degli animali, attraverso la previsione di una riserva di legge statale che ne disciplini le forme e i modi.

L'intervento sull'articolo 41 – È stato modificato anche l'articolo 41 della Costituzione in materia di esercizio dell'iniziativa economica. In primo luogo, si è interviene sul secondo comma stabilendo che l'iniziativa economica privata non possa svolgersi in danno alla salute e all'ambiente, premettendo questi due limiti a quelli già vigenti, ovvero la sicurezza, la libertà e la dignità umana. La seconda modifica investe, a sua volta, il terzo comma dell'articolo 41, riservando alla legge la possibilità di indirizzare e coordinare l'attività economica, pubblica e privata, a fini non solo sociali, ma anche ambientali.

Il testo reca infine una clausola di salvaguardia per l'applicazione del principio di tutela degli animali, come introdotto dal progetto di legge costituzionale, alle Regioni a statuto speciale e alle Province autonome di Trento e di Bolzano.

Accanto a quella dell'ambiente, dunque si attribuisce ora alla Repubblica la tutela della biodiversità e degli ecosistemi. In tale ambito, viene introdotto un riferimento all'"interesse delle future generazioni", espressione utilizzata per la prima volta nel testo costituzionale. L'ambiente è qui inteso nella sua accezione più estesa e sistemica: quale ambiente, ecosistema, biodiversità.

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