Le pause lavorative non concesse giustificano il ristoro dell’usura psico-fisica del dipendente
L’esistenza del danno può essere stabilita dal giudice anche tramite il ricorso a presunzioni
Il datore che non concede al prestatore le pause lavoratore previste dalla legge concorre alla determinazione del danno da usura psicofisica del dipendente. In particolare la Cassazione - con l’ordinanza n. 20249/25 - ha enunciato il principio di diritto secondo cui “La reiterata violazione della normativa in tema di pause lavorative ex art. 8 d.lgs. n. 66 del 2003 può tradursi in un danno da usura psico-fisica per il dipendente, la cui esistenza può, in presenza di valida allegazione sul punto, ...