Soppressione del posto, il datore può assegnare il lavoratore a mansioni inferiori
Se il prestatore non accetta la nuova occupazione il licenziamento si considera legittimo
La permanente impossibilità della prestazione lavorativa può oggettivamente giustificare il licenziamento ex articolo 3 della legge n. 604 del 1966 sempre che non sia possibile assegnare il lavoratore a mansioni non solo equivalenti, ma anche inferiori. Il principio enunciato dalla Cassazione (ordinanza n. 19556/25) si basa sull’assunto dell’oggettiva prevalenza dell’interesse del lavoratore al mantenimento del posto di lavoro, rispetto alla salvaguardia di una professionalità che sarebbe comunque...