Civile

Le spese di lite per il recupero di un credito sono soggette a Iva in relazione alle tabelle professionali

La Cassazione ha rilevato che l'Iva sulle spese di lite era stata correttamente calcolata in relazione alle tabelle professionali

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di Giampaolo Piagnerelli

Scontano l'Iva le spese di lite sostenute dal Comune (a mezzo avvocato) per il recupero di un credito idrico. Lo precisa la Cassazione con l'ordinanza n. 11352/23.

La vicenda

Un avvocato ha proposto opposizione al precetto a lui notificato da un Comune laziale in forza di un credito vantato da quest'ultimo, sulla base di una sentenza del Tribunale di Velletri, per spese di lite resesi necessarie per il recupero di un credito del Comune relativo all'erogazione di acqua potabile. Nella fase di merito il Tribunale di Velletri ha rigettato l'opposizione del legale e la Corte d'Appello di Roma, con sentenza n. 7142 depositata il 29 ottobre 2021, ha confermato la decisione del primo giudice. Il professionista ha proposto ricorso in Cassazione, trovando però anche in sede di legittimità una bocciatura alla sua tesi.

Bocciato il ricorso del legale

Il ricorso è stato giudicato infondato, in quanto la sentenza della Corte d'Appello di Roma, con motivazione corretta in diritto, ha rigettato l'impugnazione, rilevando, tra l'altro, che l'Iva sulle spese di lite era stata correttamente calcolata in relazione alle tabelle professionali e che l'ente pubblico territoriale è, nella specie, «cliente finale» ed è a tale titolo soggetto all'imposta.
Il primo motivo di ricorso, quindi, è stato dichiarato infondato. Censurato anche il secondo motivo in relazione alla compensazione delle spese legali, che sono state poste del tutto legittimamente a carico del legale in considerazione dell'infondatezza dell'opposizione in entrambi i gradi di merito, cosicché non risultava alcun margine per la loro compensazione.

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