Amministrativo

Maruotti (Cds): giudice amministrativo arbitro indispensabile

Così il presidente del Consiglio di Stato nel corso del suo intervento alla cerimonia di inaugurazione dell’anno giudiziario del Tar del Lazio

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“I Tar e il Consiglio di Stato sono due braccia dello stesso corpo. Il giudice amministrativo è un arbitro indispensabile che deve collaborare con le pubbliche amministrazioni per l’attuazione concreta dello stato di diritto. E questo Tar, in particolare, ha una posizione centrale: basti pensare che qui è proposto circa il 38% di tutti i ricorsi proposti in primo grado ai tribunali amministrativi regionali sul territorio nazionale”. Così il presidente del Consiglio di Stato, Luigi Maruotti, nel corso del suo intervento alla cerimonia di inaugurazione dell’anno giudiziario del Tar del Lazio. “Non vi è un numero di magistrati corrispondente a tale percentuale. Questo comporta un notevole impegno dei magistrati e del personale amministrativo, a cui va il mio ringraziamento per la dedizione al lavoro”, ha sottolineato.

Ha segnalato, quindi, l’importante obiettivo raggiunto con l’acquisto della attuale sede del TAR del Lazio, che ha risposto alla domanda del foro e del personale e ha consentito una riduzione della spesa pubblica, sottolineando l’importante attività svolta dal Segretariato che ne ha seguito il complesso procedimento.

Nel richiamare il valore della chiarezza, ha affermato che “il giudice amministrativo deve sempre chiedersi cosa dovrà o potrà fare l’Amministrazione in esecuzione della sentenza o dell’ordinanza”, perché “il giudice amministrativo indirizza l’azione amministrativa e l’Amministrazione guarda il giudice con fiducia”. È necessario collaborare con le Amministrazioni nel rispetto del principio della divisione dei poteri rispettandone, quindi, le scelte discrezionali.

Nella necessità di tenere in considerazione le esigenze degli avvocati e dei loro assistiti, il Presidente ha ricordato la gloriosa storia del giudice amministrativo, caratterizzata dall’apertura verso soluzioni non formalistiche, auspicando riforme e prassi volte al solo esame della fondatezza dei ricorsi e non a rilievi di carattere processuale.

Il Presidente, inoltre, ha ricordato che “il giudice amministrativo è anche il giudice della libertà, che valuta se una sua limitazione trova una adeguata giustificazione sulla tutela degli interessi della comunità” e ha esortato ad essere all’altezza del compito previsto dalla Costituzione e all’importanza fondamentale del buon esempio e della correttezza.

Nella conclusione il Presidente ha osservato come magistrati, Amministrazioni, avvocati e dipendenti della giustizia amministrativa siano parte di un sistema che la Costituzione rende protagonisti nella realizzazione di una società migliore.

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