Giustizia

Mattarella firma la riforma Cartabia della Giustizia - Si attende la pubblicazione in G.U.

Sull'impatto delle riforme però, nei giorni scorsi, si sono espressi piuttosto criticamente gli avvocati riuniti a Congresso a Lecce

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di Francesco Machina Grifeo

Dopo il via libera, il 28 settembre scorso, da parte del Consiglio dei Ministri, con la firma di oggi dei decreti legislativi da parte del Presidente della Repubblica, Sergio Mattarella, si compie l'ultimo atto delle riforme della Giustizia firmate dalla Ministra uscente Marta Cartabia prima della pubblicazione in Gazzetta Ufficiale e dunque dell'effettiva entrata in vigore. Il Quirinale ha infatti inserito tra gli atti firmati e in attesa di pubblicazione i tre decreti legislativi, con data 10 ottobre, in materia civile, penale e per l'ufficio del processo.

Per il penale si tratta della "Attuazione della legge 27 settembre 2021, n. 134, recante delega al Governo per l'efficienza del processo penale, nonché in materia di giustizia riparativa e disposizioni per la celere definizione dei procedimenti giudiziari".

Per il civile della"Attuazione della legge 26 novembre 2021, n. 206, recante delega al Governo per l'efficienza del processo civile e per la revisione della disciplina degli strumenti di risoluzione alternativa delle controversie e misure urgenti di razionalizzazione dei procedimenti in materia di diritti delle persone e delle famiglie nonchè in materia di esecuzione forzata".

E per l'ufficio del processo: "Norme sull'ufficio per il processo in attuazione della legge 26 novembre 2021, n. 206, e della legge 27 settembre 2021, n. 134".

Sull'impatto delle riforme però, nei giorni scorsi, si sono espressi piuttosto criticamente gli avvocati riuniti nel XXXV Congresso nazionale a Lecce. In particolare, sul penale, hanno chiesto che si modifichino vari aspetti della Riforma Cartabia fra cui: doppio grado di giudizio di merito e al giudizio di legittimità, impugnazioni, notificazioni, processo telematico, criteri priorità dell'azione penale e processo in assenza dell'imputato. Ma anche un forte investimento sulla giustizia riparativa e l'istituzione di un albo dei mediatori penali che veda la primaria partecipazione delle avvocate e degli avvocati.

Sul processo civile i legali hanno ribadito le richieste di correzione della riforma recentemente approvata che comprime il diritto di difesa e l'importanza di intervenire su risorse e personale.

Sulla ‘famiglia e i minori', tra le altre proposte si segnala la previsione delle sezioni specializzate della famiglia su base circondariale, competenti per tutte le procedure familiari e minorili in sede civile. Sulla magistratura onoraria, invece, si chiede di correggere la riforma Orlando e di sospendere l'entrata in vigore del d.lgs 116/2017. Ma anche una forte richiesta per una significativa riduzione dei costi di accesso alla giustizia e del contributo unificato.

Infine, anche sulla giustizia tributaria arriva la richiesta di una correzione della nuova riforma approvata.

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