Amministrativo

Mattarella: la giustizia amministrativa rafforza la democrazia

Il Presidente della Repubblica incontrando i neo magistrati ha ricordato che Consiglio Stato e Tar hanno raggiunto obiettivi Pnrr

immagine non disponibile

“Desidero sottolineare come, nel 2023, il Consiglio di Stato e i Tribunali amministrativi regionali abbiano raggiunto, con grande anticipo, l’obiettivo di riduzione dell’arretrato che il PNRR richiede che venga conseguito entro il 2026”. È quanto ha detto ieri il capo dello Stato, Sergio Mattarella, nel suo intervento durante l’incontro con i vincitori dei concorsi per consigliere di Stato e referendario dei Tar al Colle.

“Questo incontro - ha sottolineato il presidente della Repubblica - avviene nel cinquantesimo anno dall’entrata in funzione dei Tar. Nel 2021 ne sono stati ricordati i cinquant’anni dalla istituzione, congiuntamente ai centonovant’anni di quella del Consiglio di Stato. Ma è questo l’anno i Tribunali Amministrativi Regionali compiono il cinquantesimo di attività“.

’’Lo sviluppo e il completamento del sistema della giustizia amministrativa, via via assicurati dalla Repubblica - ha ricordato Mattarella - ha segnato un progressivo rafforzamento della democrazia, attraverso la sottoposizione, in maniera sempre più penetrante, del potere pubblico al controllo di legittimità del giudice amministrativo. Per il tramite del giudice amministrativo il cittadino fa valere la responsabilità dell’Amministrazione e vede assicurata la piena tutela delle sue posizioni giuridiche soggettive incise dall’esercizio dei pubblici poteri”.

Il “processo evolutivo della giustizia amministrativa”, ha rimarcato, “si è articolato per tappe fondamentali rappresentate, in particolare, dagli interventi volti all’aumento delle materie di giurisdizione esclusiva e da quelli volti all’ampliamento degli strumenti processuali. L’obiettivo di assicurare effettivamente la pienezza della tutela giurisdizionale ha, inoltre, gradualmente modulato in maniera più compiuta l’oggetto del giudizio amministrativo, che si è incentrato sul rapporto tra amministrazione e cittadino, al fine di consentire a chi agisce di conseguire il bene della vita che lo aveva indotto a rivolgersi al giudice”.

Per il Presidente del Consiglio di Stato, Luigi Maruotti: “I Tribunali amministrativi regionali e il Consiglio di Stato sono due braccia dello stesso corpo e svolgono funzioni pubbliche tra le più nobili e delicate. Nell’equilibrio costituzionale, il giudice amministrativo, è una figura indispensabile, alla quale le Amministrazioni guardano con fiducia”.

Nel rivolgersi ai giudici amministrativi di nuova nomina, il Presidente li ha esortati ad essere all’altezza dell’alto compito che la Costituzione riserva alla magistratura amministrativa, incitandoli ad un esercizio delle funzioni che tenga conto dell’esigenza che la domanda di giustizia abbia una risposta celere e realizzabile. Maruotti ha concluso affermando che “per svolgere al meglio le proprie delicate funzioni, anche i magistrati amministrativi devono sentire il peso della funzione ed avere una vocazione morale e una spinta etica. Tutti i giudici hanno il dovere di fornire il buon esempio, soprattutto ai giovani, che vogliono e devono avere saldi punti di riferimento”.

Per saperne di piùRiproduzione riservata ©