Responsabilità

Nel risarcimento del danno biologico è compreso anche quello estetico

Non si può applicare la formula di Balthazard in maniera distorta perchè sommando ogni singola lesione si finirebbe per riconoscere un grado di invalidità pari al 100 per cento

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di Giampaolo Piagnerelli

Il danno estetico di norma rappresenta una componente del danno biologico e, quindi, deve essere liquidato con quest'ultimo. La Cassazione (ordinanza n. 26584/22) ha espresso tale principio decidendo su un incidente stradale dal quale un soggetto aveva subito danni di vario genere.

Il caso. I Supremi giudici - a tal proposito - hanno rilevato come nel caso non si potesse applicare la formula di Balthazard (che prevede comunque un riconoscimento massimo del danno non patrimoniale pari al 30 per cento). Quest'ultima, infatti, non consente la sommatoria in caso di lesioni plurime aventi causa nel medesimo fatto dannoso, dei singoli valori di invalidità riferibili a ciascuna menomazione, così come avrebbe voluto il ricorrente/infortunato. La decisione di oggi, puntualizza, infatti, che la formula di Balthazard «è fondata sul principio per cui la determinazione dell'invalidità nella responsabilità civile non si effettua mediante una mera sommatoria dei gradi di invalidità permanete relativi a ciascuna singola lesione afferente un organo, in quanto tale operazione comporterebbe il superamento illogico del grado massimo di invalidità al 100 per cento corrispondente all'annullamento di detta capacità. A tal proposito è richiesta una correzione del risultato della richiamata sommatoria mediante l'applicazione di un coefficiente proporzionalmente riduttivo, idoneo a esprimere una percentuale di invalidità coerente con la complessiva residua capacità biologica della persona danneggiata».

Conclusioni. La Cassazione così ha confermato il grado di invalidità del ricorrente complessivo pari al 20 per cento così come stabilito dai giudici di merito.

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