Penale

Niente abuso di ufficio per il carabiniere che ritarda la notifica della sospensione della patente

Respinta la richiesta accusatoria della Procura. La Cassazione non ha ravvisato un vantaggio economico e un pericolo per l'ordine pubblico

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di Giampaolo Piagnerelli

Il carabiniere, che volontariamente ritardi la notifica del documento con cui viene sospesa la patente a un cittadino, non incappa automaticamente nel reato di abuso di ufficio quando non c'è un guadagno e, soprattutto, quando dall'omissione non possa derivare un pericolo per l'ordine pubblico.

Posizione dei Supremi giudici
La Cassazione, così (sentenza n. 5378/22) ha respinto l'appello sollevato dal Procuratore della repubblica presso la Corte d'appello di Genova che ha impugnato la sentenza di primo grado. Secondo quest'ultima doveva essere assolto dall'imputazione di abuso di ufficio un carabiniere che, intenzionalmente, aveva ritardato la notifica a un cittadino del provvedimento di sospensione della patente di guida, per il tempo occorsogli per sostenere un nuovo esame di abilitazione, così consentendogli di utilizzare detta patente senza interruzioni. I giudici di primo grado, inoltre, hanno ritenuto che il reato non fosse configurabile in assenza di un vantaggio indebitamente procurato al cittadino. La Cassazione ha precisato che non è certo possibile sostenere - se non con una genericità e astrattezza difficilmente conciliabili con l'esigenza di tassatività delle norme penali incriminatrici - che la possibilità di circolazione alla guida di un veicolo di una sola persona non autorizzata, quale effetto dell'omissione dell'atto dovuto da parte del pubblico ufficiale sia di per sé tale da esporre a pericolo l'incolumità o il patrimonio della comunità sociale di un dato territorio, inteso nel suo complesso. Il carabiniere, quindi, ha posto in essere un comportamento non propriamente corretto sotto il profilo della notifica, ma che non era censurabile con l'abuso di ufficio. Deve quindi escludersi che il pronto conferimento di tale atto (di sospensione della patente) da parte dell'indagato fosse imposto da esigenze di tutela dell'ordine pubblico o della sicurezza.

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