Minacciare o aggredire il capotreno è resistenza a pubblico ufficiale
La Cassazione ha previsato che rientrano nel concetto di poteri autoritativi non soltanto i poteri coercitivi ma anche tutte quelle attività che sono comunque esplicazione di un potere pubblico discrezionale nei confronti di un soggetto
Secondo la Corte di Cassazione (sentenza n. 20125/2025) costituisce reato di resistenza a pubblico ufficiale l’aggressione del passeggero nei confronti del capotreno del convoglio ferroviario che giunto a fine corsa, e dopo averlo invitato a scendere, si sia visto raggiungere da spintoni, calci e pugni. La qualifica di pubblico ufficiale deve essere riconosciuta a quei soggetti che, pubblici dipendenti o semplici privati, quale che sia la loro posizione soggettiva, possono e debbono, nell’ambito ...