Penale

No alla Gelli Bianco per il chirurgo che per aumentare il volume del seno limita la respirazione

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di Patrizia Maciocchi

Esclusa l'applicazione della legge Gelli Bianco, che scatta per l'imperizia e la colpa lieve, nel caso del chirurgo che, nel fare una mastoplastica additiva per ragioni esclusivamente estetiche, danneggia la pleura della paziente con conseguenze permanenti nella respirazione. La Cassazione, con la sentenza 28086, respinge il ricorso di un chirurgo teso ad ottenere l'assoluzione nel merito dal reato per lesioni colpose, comunque prescritto. Il camice bianco era stato condannato per aver perforato i muscoli della pleura, con il bisturi elettrico, di una paziente che si era sottoposta all'intervento di mastoplastica additiva al solo scopo di aumentare il volume del seno. La conseguenza era stata un indebolimento permanente della respirazione. Alla base della condanna del medico c'era stato un uso improprio del bisturi, unito all'assenza di uno studio attento, grazie ad appropriate indagini strumentali, dell'esatta conformazione del torace. I giudici respingono anche la tesi della difesa che puntava su un'errata caratura del bisturi elettrico, nello specifico esclusa, che sarebbe comunque rientrata tra gli obblighi di verifica del chirurgo. Non passa la richiesta di applicare la norma più favorevole prevista dall'articolo 590-sexies del Codice penale introdotto dalla legge 24/2017, la cosiddetta Gelli Bianco. Nello specifico non c'erano, infatti, le condizioni previste dalla disposizione - rispetto alle linee guida o, in assenza dalle buone pratiche clinico-assistenziali – “nel solo caso di imperizia e indipendentemente dal grado della colpa, essendo compatibile il rispetto delle linee guida e delle buone pratiche con la condotta (anche gravemente) imperita nell'applicazione delle stesse”. Nel caso esaminato la colpa lieve per sola imperizia era stata esclusa. Per i giudici di merito si era trattato, infatti, di imprudenza e negligenza nell'inappropriato uso degli strumenti chirurgici. Il taglio provocato per l'uso maldestro del bisturi è fuori dalle linee guida.

Corte di cassazione - Sezione IV - Sentenza 27 giugno 2019

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